I lettori ci scrivono

I simboli dell’inclusione e della legalità nei luoghi di Padre Puglisi

Una panchina rossa, una bicicletta e una scuola: nel segno dell’inclusione, della legalità e del riscatto sociale.
Si è svolto al Liceo Danilo Dolci di Palermo l’evento ” La scuola presidio di legalità, solidarietà e sostenibilità”. Il dirigente della scuola, Matteo Croce,  ha creduto molto nel valore didattico nell’iniziativa che aveva come scopo la creazione nei ragazzi  di “una soggettività attiva e propositiva” frutto – si legge nel comunicato stampa della dirigente scolastica – del loro desiderio di “esserci, appartenere, proporre, confrontarsi”.

Valori già importanti per tutto il sistema scolastico ma che nell’area di riferimento di quell’istituto (che si trova a Brancaccio, a pochi metri dalla parrocchia di San Gaetano dove ha svolto il proprio ministero Padre Pino Puglisi) assume un volare di estrema importanza, sia in termini inclusivi, oltre che di previsione, sia di riscatto sociale. E dunque, nonostante una serie di complessità organizzative derivanti dalla restrizione antiCovid, la scuola ha saputo proporre un modello di manifestazione scolastica multi-target, nel quale al centro c’è lo studente e la sua microsfera relazionale, affettiva, familiare e sociale.

Tra le tante attività svolte, l’intitolazione, nel giardino del plesso centrale, di una panchina rossa dedicata a Roberta Siragusa (uccisa nelle settimane scorse a Caccamo) e a tutte le donne vittime di violenza. Consegnata, così come aveva promesso il Dirigente scolastico, una bicicletta ad un ragazzo che durante il periodo del lockdown si era lasciato letteralmente emarginare dall’emergenza Covid, chiudendosi nel suo mondo interiore di solitudine. Niente più scuola. Niente più vita sociale. 

La promessa di ottenere una bicicletta è stata la base per ricostruire sinergicamente un rapporto positivo tra il ragazzo e il mondo della scuola e che ha permesso di raggiungere una frequenza tornata di nuovo regolare. Un patto sociale, un contratto inclusivo rispettato da entrambe le parti. La bicicletta è stata consegnata dal presidente del Coni Palermo, Giuseppe Canzone. Infine cinque edifici dell’istituto sono stati intitolati ad altrettante donne della nostra isola: Bice Mortillaro, Pia Nalli, Lia Pasqualino Noto, Livia De Stefani e Annarita Sidoti.

Valentino Sucato

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