Categorie: Ordinamento

I videogiochi non fanno male ai bambini?

Lo studio, pubblica Linkiesta.it ha tenuto sotto controllo 11.014 bambini britannici nati tra il 2000 e il 2002, e raccolto dati con dei questionari alle madri a 9 mesi, 3 anni, 5 anni e 7 anni della vita dei figli. È uno degli studi sul tema di durata maggiore e con un campione più ampio, due cose che combinate rendono i risultati molto affidabili e credibili.
Nello specifico i ricercatori hanno analizzato gli aggiustamenti psicologici nei bambini, come l’aumento nei problemi di condotta, nelle difficoltà nel relazionarsi con i coetanei, nell’iperattività, nei problemi di attenzione e nei disturbi emotivi.
I ricercatori hanno anche cercato di capire se televisione e giochi elettronici portassero cambiamenti in comportamenti positivi (anche detti prosociali) come empatia o altruismo.
A 5 anni la maggior parte dei bambini guarda la tv tra un’ora e tre ore al giorno. Un altro 15% per più di tre ore al giorno. Pochissimi (meno del 2%) non guardano affatto la televisione. 
Ai videogiochi, invece, i bambini inglesi giocano di meno. Solo il 3% dei ragazzi presi in analisi gioca per più di 3 ore al giorno, la gran parte si attesta su meno di un’ora. E, in generale, i maschi giocano ai videogiochi molto più delle femmine.
Le conseguenze di tutta questa televisione e di tutti questi videogiochi? Poco o nulla. Non si notano cambiamenti di comportamento nei bambini che giocano ai videogiochi per più di 3 ore al giorno. Mentre, invece, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che a 5 anni guardano la tv per più di 3 ore al giorno, negli anni successivi, potrebbe sviluppare qualche piccolo problema di condotta. La possibilità è davvero bassa (un aumento di problemi di solo 0,13 punti percentuali), ma presente.
Né guardare la televisione né giocare con i videogiochi per più di tre ore al giorno ha portato i bambini a sviluppare problemi di iperattività, difficoltà di relazione con i coetanei o ad altri disturbi emotivi.
In conclusione i ricercatori spiegano di avere una teoria sul perché i videogiochi, a differenza della televisione, non portino a cambiamenti comportamentali. Potrebbe avere a che fare, spiegano, con la minore esposizione dei bambini ai videogiochi e con una maggiore attenzione dei genitori nel permettere ai bambini di giocare a videogame appropriati per la loro età. Attenzioni non altrettanto presenti quando si parla di televisione. 
Inoltre, gli autori sottolineano che lo studio è dedicato ad analizzare solo la quantità di tempo passata a guardare la televisione o a giocare ai videogiochi, non facendo differenze qualitative ma solo quantitative. E che servirebbero ulteriori analisi per scoprire quali rischi comporta il guardare o il giocare varie forme di intrattenimento, in particolare quelle violente.
Lo studio è stato concluso nel dicembre del 2011 e accettato per la pubblicazione sulla rivista specializzata Archives of Disease in Childhood nel dicembre 2012.

Redazione

Condividi
Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Assegnazione provvisoria, è utile sapere che la richiesta di ricongiugnimento va valutata bene per non perdere punti preziosi

Tra poco più di un mese sarà tempo di mobilità annuale, ci sarà la presentazione…

18/05/2024

Movimenti docenti: secondo Cisl Scuola non incidono in modo significativo sulla continuità didattica

Arrivano dalla segreteria nazionale CISL Scuola alcuni dati interessanti sui movimenti del personale docente, dati…

18/05/2024

Trieste, incontro cancellato sul tema dei migranti all’IC Svevo. Gli interventi di due assessori regionali e della direzione dell’USR

Annullato il previsto incontro tra alcune classi seconde e terze della scuola secondaria di primo…

18/05/2024

Mobilità 2024/25, le tabelle con i posti rimasti dopo i movimenti provincia per provincia cura di FGU GILDA UNAMS

Gilda degli Insegnanti di Benevento FGU GILDA UNAMS ha elaborato i posti rimasti dopo i…

18/05/2024

Chico Forti torna in Italia, come un caso giudiziario così noto può essere approfondito scuola

Dopo 24 anni anni Chico Forti rientra in Italia. Ad annunciarlo è stata la premier…

18/05/2024

Strage di Capaci, iniziative della rete per la cultura antimafia nella scuola

Difendere la Costituzione e costruire un’alleanza tra le aule scolastiche e quelle dei tribunali per…

18/05/2024