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Il decreto Brunetta va applicato

La diatriba sulle modalità di conduzione della contrattazione di istituto potrebbe chiudersi rapidamente grazie ad un decreto legislativo varato pochi giorni fa dal Governo su proposta del ministro Renato Brunetta.
Il decreto consiste di fatto in un provvedimento di interpretazione autentica proprio di quei passaggi del decreto 150/09 su cui è aperto da tempo uno scontro fra sindacati e Amministrazione.
L’ultima puntata della polemica ha avuto per oggetto una circolare dell’ufficio scolastico regionale del Veneto con la quale si ricorda ai dirigenti scolastici che alcune materie (per esempio l’assegnazione del personale ai plessi e alle classi) non sono più oggetto di contrattazione ma sono di esclusiva competenza del dirigente scolastico.
Il decreto legislativo approvato ora dal Governo prevede l’immediata applicabilità delle disposizioni introdotte dal decreto 150/2009 ai contratti sottoscritti successivamente alla sua data di entrata in vigore (15 novembre 2009).
In pratica questo significa che in tutti i contratti integrativi sottoscritti nelle istituzioni scolastiche per il 2010/2011 devono trovare applicazione le norme del “decreto Brunetta”.
Adesso sul testo licenziato dal Consiglio dei Ministri è necessario acquisire il parere della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari.
“Siamo soddisfatti di questa iniziativa del ministro Brunetta – commenta Valentino Favero, della segreteria nazionale dell’Anp – perché viene così definitivamente sancita per legge l’interpretazione che avevamo dato circa l’applicabilità del decreto Brunetta alla contrattazione di istituto, interpretazione da noi espressa nel corso dei numerosi seminari di formazione organizzati sull’intero territorio nazionale”.
“D’altronde 
– prosegue Favero – le nostre ragioni stanno prevalendo anche nei tribunali: è di queste ore la notizia di una sentenza (e non di una semplice ordinanza urgente) del Tribunale del lavoro di Pesaro con cui si stabilisce che le norme contenute nel decreto Brunetta devono intendersi pienamente in vigore già da subito, esattamente come noi andiamo sostenendo da tempo”.

Reginaldo Palermo

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