La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Monghidoro. Il dirigente scolastico Floriano Roncarati ha ricordato che il 5 ottobre 1954 la città di Trieste tornò italiana e che la complessa vicenda del confine orientale dell’Italia non può più essere una "storia nascosta". Peraltro, la legge n. 92/2004 sancisce che "la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, giuliani e dalmati nel secondo dopoguerra".
Alla conferenza ha partecipato anche il sindaco di Monghidoro, Marino Lorenzini, che ha brevemente ricordato le vicende storiche che hanno portato alla liberazione del paese dell’Appennino bolognese ed ha poi sottolineato come nello stesso periodo sul confine orientale dell’Italia si consumava la triste vicenda delle foibe e degli esuli.
Ha quindi preso la parola il prof. Marco Pirina che, dopo aver ricordato la lunga storia delle "terre adriatiche" segnate dalla cultura latina e veneta, ha messo in evidenza le vicende che dalla fine della Repubblica di Venezia hanno portato all’inserimento dei domini veneziani nell’Impero Austro-ungarico. Il relatore ha sottolineato come solo dopo la prima guerra mondiale i territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia sono entrati a far parte dello Stato italiano; la parte centrale dell’intervento di Marco Pirica è stato poi dedicato alle vicende che hanno portato alla tragedia degli italiani delle "terre adriatiche", alle vittime delle foibe ed all’esodo di 350.000 italiani verso la madre patria. Con il Trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 i territori dell’Istria, di Fiume e di Zara entravano a far parte della Repubblica federale della Jugoslava, mentre il territorio triestino veniva amministrato dal Governo militare alleato; dopo vari incidenti solo nel 1954 la zona di Trieste si è potuta ricongiungere con la madre patria.
Testimonianze dirette sono state portate dal dirigente dell’Anvgd di Bologna Alessio Ferretti, nativo di Pola, e dalla signora Madaschi, originaria di Fiume ed unica esule residente nel Comune di Monghidoro.
I lavori della giornata di studio dedicata dalla scuola media dell’Istituto Comprensivo di Monghidoro alla "storia nascosta delle foibe e di Trieste" sono stati chiusi dall’assessore all’istruzione Barbara Panzacchi.
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