La valutazione positiva della condotta dello studente che ha sparato gommini alla professoressa è stata coinvolgente, ma superficiale.
La questione sottesa riguarda la funzione educativa della scuola, il cui perseguimento è progettato dai Consigli di Classe.
La fase del controllo, quella della comparazione tra attese e risultati, è periodica.
La valutazione della violenza, avvenuta il 25 ottobre, è stata fatta al termine del primo quadrimestre.
Questo scenario offriva due percorsi.
Il primo con tutti i docenti coinvolti in attività volte al superamento dello sbaglio e, in caso di completo recupero, alla loro valorizzazione.
Il secondo fondato sul castigo: l’ubbidienza, l’adattamento e il rispetto delle regole sono l’orizzonte.
In conclusione: la retromarcia del Consiglio di classe è un lampante sintomo del suo malfunzionamento. Questione di cui il Ministero non si preoccupa, anche perché impegnato su problemi più minuti che, sradicati dal contesto generale, sono irresolubili.
Enrico Maranzana
Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…
Sulla questione dei programmi di storia nella scuola primaria, il ministro Valditara non demorde: intervenendo…
La scuola rimane uno dei pochi settori del pubblico impiego dove c’è spazio per trovare…
Non saprei dire se gli studenti di oggi (o molti di loro) siano ansiosi e…
Mancano pochi giorni per inoltrare le istanze per l’adesione al Piano Estate, riferito all’anno scolastico…
ChatGpt è un tipo di sistema di intelligenza artificiale progettato per comprendere e generare linguaggio…