Home Reclutamento Immissioni in ruolo, le nuove regole

Immissioni in ruolo, le nuove regole [VIDEO]

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Tra assunzioni prioritarie e “straordinarie” sui posti di “quota 100”, e “call veloce”, i cui dettagli abbiamo già analizzato, si aggiunge un’altra novità in materia di reclutamento del personale docente.

Nuove opportunità di reclutamento si prospettano infatti per i docenti che hanno partecipato, collocandosi in graduatoria, ai concorsi a cattedre indetti nel 2016; graduatorie la cui validità sarebbe andata a scadere nel 2021 in seguito alle proroghe disposte in virtù di appositi interventi legislativi.

In particolare, l’art.1 comma 18-bis del decreto legge 126/2019, come modificato dalla legge di conversione n.159/2019, ha istituito una sorta di canale ulteriore di reclutamento ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato del personale docente, che tende ad ovviare alla naturale scadenza di validità delle graduatorie concorsuali.

Il Legislatore infatti, al dichiarato fine di contemperare le istanze dei candidati inseriti nelle graduatorie di merito di posto comune e sostegno dei concorsi a cattedre del 2016, con la necessità di mantenere la regolare successione dei concorsi ordinari previsti dalla normativa vigente, ha previsto un escamotage giuridico.

I candidati inseriti nelle graduatorie dei concorsi a cattedre banditi nel 2016 infatti, potranno essere inseriti, a domanda, in una fascia aggiuntiva alle graduatorie di merito del concorso straordinario di primaria e infanzia di cui al DDG 1546 del 7 novembre 2018 ed al concorso di scuola secondaria di cui al DDG 85 dell’1 febbraio 2018.

Il meccanismo ricorda, in qualche modo, l’istituzione delle c.d. “code” delle graduatorie ad esaurimento che, tuttavia, non ebbero molta fortuna, venendo dichiarate incostituzionali dalla Consulta con la nota sentenza n.41/2011, che ne dichiarò l’illegittimità in quanto stravolgevano il criterio del merito.

Vedremo tuttavia come, in concreto, verrà data applicazione alle indicazioni di massima contenute nel DL 126/2019.

Si è in attesa infatti della imminente pubblicazione del provvedimento ministeriale di attuazione della predetta disposizione legislativa, che consentirà quindi ai docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi del 2016, di inserirsi in una fascia aggiuntiva alle graduatore del concorso straordinario di scuola dell’infanzia e primaria e del concorso della scuola secondaria banditi nel 2018, inviando la relativa domanda per una sola regione, anche diversa rispetto a quella in cui ha svolto il concorso del 2016.