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In Italia l’e-commerce parla giovane

I giovani italiani sono sempre più attratti dagli acquisti via web. Ad affermarlo è la Camera di Commercio di Milano al termine di una ricerca svolta sull’e-commerce nazionale: il dato più rilevante è quello che ad oggi la maggior parte degli acquisti si devono all’intraprendenza in questo ambito dei navigatori appartenenti alla fascia d’età tra i 25 ed i 34 anni. Considerando che anche una fetta consistente degli under 24 agiscono allo stesso modo, ma non risultano perché utilizzano la carta di credito dei genitori, si può tranquillamente asserire che in Italia ad incrementare questo tipo di mercato sono in netta prevalenza i ragazzi.
Alimentando un mercato, tra l’altro, in evidente espansione: dallo studio della Camera di Commercio milanese risulta infatti che nel nostro Paese nel 2008 le imprese del commercio elettronico attive hanno raggiunto la soglia delle 4.586 unità; facendo in tal modo registrare una crescita del 34% dal 2007 e del 610% dal 2004.
Ma cosa si compra in prevalenza su internet? La palma dei prodotti più acquistati (in prevalenza da uomini, 35% contro il 22% delle donne) è rappresentata da libri e riviste (27,9%); seguono abiti ed articoli sportivi (25,8%), film e musica (20,4%), che sono anche gli articoli più acquistati dai diciottenni.
E se il 55% di chi compra film e musica online si fa spedire per posta o corriere il proprio acquisto, il 49% di chi acquista software per computer li scarica dalla rete. Certo non mancano le curiosità in vendita: dal gonfiatore elettrico per il gommone, del resto siamo in estate, al grasso igienizzante per zoccoli di pony agli articoli medievali, dagli abiti da cerimonia per cani agli addobbi floreali da utilizzare in occasioni delle cerimonie religiose.
Un ultimo dato interessante è quello relativo al profilo di chi organizza le vendite. Ed anche in questo caso la parte del leone la fanno i giovani: nel 68,9% dei casi il titolare ha infatti meno di 40 anni. Ed è quasi sempre italiano (91,4%) e nel 26,9% dei casi donna. In tre casi su quattro (71%) si tratta di un’azienda e-commerce di tipo individuale. Chi ha particolari doti di intraprendenza, spirito del commercio e dimestichezza con informatica ed internet potrebbe farci un pensierino.
Alessandro Giuliani

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