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In Texas gli alunni coi capelli lunghi rischiano la sospensione, anche all’asilo

Con il ritorno del 5 in condotta e la “stretta” sui voti di fine anno, che per permettere la promozione da quest’anno dovranno essere tutti almeno sufficienti anche per accedere agli esami di Stato del secondo ciclio, non sono poche le famiglie e gli studenti che hanno storto la bocca per l’introduzione di regole troppo ferree introdotte in una scuola italiana passata dal permissivismo alla rigidità. Dare uno sguardo altrove, in Paesi diversi dal nostro, non farebbe male per rendersi conto che forse non è proprio così. Che in altri Stati sono, in realtà, molto più severi che in Italia.
Uno degli ultimi esempi in questa direzione arriva da Dallas in Texas, dove un bambino di soli quattro anni è stato addirittura sospeso dagli insegnanti della sua scuola dell’infanzia. Ma la vera “chicca” è nella motivazione che ha portato i responsabili dell’asilo statunitense a prendere questa decisione. Taylor Pugh, così si chiama il bimbo punito oltre misura, aveva solo una colpa: portare, malgrado la giovanissima età, i capelli troppo lunghi.
La sua capigliatura è troppo simile a quella di un cantante rock”, ha detto più volte il preside dell’istituto ai familiari. Ma la famiglia ha sempre difeso la scelta del bimbo. “Non credo sia giusto reprimere un bambino e forzarlo a fare qualcosa che non vuole“, ha detto il padre, che ha un laboratorio di tatuaggi. Ma sembra che la scuola non abbia mai tollerato questa scelta: i genitori hanno riferito che il bambino, lo scorso novembre, quando i suoi capelli erano già abbastanza lunghi, ogni tanto veniva fatto uscire dalla classe accompagnato da un insegnante di sostegno. Quasi fosse una patologia, quindi da curare, la scelta di portare la capigliatura over size.
Qualche settimana fa la scuola di Dallas aveva allora proposto un compromesso ai genitori di Taylor: il bambino poteva tenersi i capelli lunghi a patto che li avesse legati con un codino. Ma anche a questa richiesta il piccolo terribile Taylor si è fermamente opposto: il bimbo i capelli li voleva lunghi e rigorosamente sciolti.
Da qui la decisione del Capo d’istituto: visto che lo scolaro non si adegua alle regole ha dato il là pr procedere alla pena più grande. Così è arrivata una sospensione che oltre a produrre dei probabili effetti negativi sulla psiche del bambino, in particolare sulla sua autostima, è parsa a molti soprattutto una punizione alla famiglia. Ritenuta evidentemente troppo tollerante verso un bimbo che ha già raggiunto un’età tale da comprendere ciò che si deve evitare.
Alessandro Giuliani

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