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In Veneto mancano gli insegnanti

Il ministero dell’Istruzione ha assegnato alle scuole del Veneto il nuovo organico di diritto per l’anno scolastico 2014-2015 in base al numero degli studenti iscritti. Ma ad oggi, scrive Il Mattino di Padova, non sono stati assegnati tutti i posti per le scuole di ogni ordine e grado, ma solo quelli del sostegno, delle materne e delle primarie. Una formalità, che si ripete ogni anno, ma che stavolta assume una valenza nuova per la scelta in massa del tempo pieno da parte dei genitori.
Dopo alcuni anni in cui la richiesta del full time si era mantenuta bassa a causa della crisi, le famiglie, i cui figli frequentano le scuole pubbliche, hanno chiesto 18 classi in più proprio in questa tipologia di formazione e d’istruzione. Diciotto con riferimento solo alle elementari di Padova e provincia, ma che salgono a 83 in tutto il Veneto, di cui 24 a Venezia.
La garanzia da parte del Ministero per individuare i docenti per le nuove classi non c’è ancora.
«I numeri parlano chiaro», sottolinea il segretario regionale della Cisl-Scuola.
«Alle elementari di Padova e provincia il numero degli alunni è rimasto praticamente lo stesso dell’anno scorso. Si è passati da 40.857 a 40.836, con un saldo negativo di appena 21 ragazzi. Naturalmente è rimasto immutato il numero dei docenti concessi dal ministero: 3.113. Non ha subìto una modifica sostanziale anche il numero delle sezioni-classi nelle materne pubbliche. I bambini saranno 485 con una crescita di soli 9 iscritti. Positivo anche il numero dei posti di sostegno, che sono stati garantiti per il prossimo anno scolastico. L’unica cosa che non va bene, forse perché neanche gli addetti ai lavori lo prevedevano, è che, nell’organico di diritto designato dal ministero dell’Istruzione, mancano le nomine per garantire il tempo pieno nelle 18 nuove classi richieste dai genitori. A questo punto, già nei primi giorni della settimana prossima, assieme ai colleghi di Cgil e della Uil, agiremo di conseguenza per cercare di ottenere gli insegnanti che mancano. Innanzitutto, visto che siamo alla vigilia sia delle elezioni europee che di tante consultazioni amministrative, solleciteremo i politici lo cali a darsi da fare per convincere il governo Renzi-Giannini a trovare subito le risorse necessarie per garantire anche i docenti delle nuove 18 classi a tempo pieno richieste dai genitori».

Pasquale Almirante

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