Si è svolta oggi, 30 novembre, presso l’Aula della Commissione Politiche dell’Unione europea, al Senato, l’audizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha iniziato spiegando ancora una volta la sua idea di scuola, che può riassumersi in tre concetti: valorizzazione delle eccellenze, merito e vicinanza con il mondo del lavoro.
Parlando di ciò e dei vari problemi del mondo dell’istruzione, facendo una panoramica di quelle che saranno le sue aree di intervento e le sue priorità da capo del dicastero di Viale Trastevere, Valditara si è concentrato sulla questione dell’inclusione degli alunni con disabilità.
In molti, notando quanto il Governo e il nuovo ministro ha posto e continua a porre l’accento sugli alunni eccellenti, si sono chiesti cosa ne fosse di tutti quegli alunni che purtroppo rimangono indietro causa di condizioni di disabilità.
Ecco le parole del ministro a proposito degli insegnanti di sostegno: “Va rafforzato il principio di inclusione nelle nostre scuole. La scuola deve essere di tutti. Mi adopererò per aumentare il numero di docenti di sostegno in ruolo e di docenti con specializzazione per il sostegno”.
“Bisogna riflettere sulle modalità educative e suoi metodi di insegnamento arrivando a scelte basate sull’efficacia dei risultati in termini di comportamento e apprendimento di tutti gli alunni, offrendo risposte adeguate a tutti”, ha aggiunto Valditara, che a quanto pare sembra collegare il concetto di inclusione con i “risultati” che gli studenti con disabilità devono essere aiutati a raggiungere.
“Rafforzare l’inclusione a scuola non può non implicare un potenziamento delle misure di supporto per i ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento”, ha concluso il ministro.
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