Home I lettori ci scrivono Internalizzati Ata, lettera aperta: non c’è più tempo, bisogna agire

Internalizzati Ata, lettera aperta: non c’è più tempo, bisogna agire

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Salve a tutti quelli che leggeranno questo testo, parlo a nome di 4000 esclusi dall’internalizzazione del servizio di pulizia nelle scuole statali che dal 1°marzo abbiamo perso il nostro posto di lavoro grazie ad un decreto, per il quale noi non abbiamo potuto partecipare perché fuori dai requisiti prestabiliti, per noi da rivedere per degli errori fatti, anche ammessi dagli stessi politici che lo hanno votato.

Uno dei più grandi errori siamo noi, abbiamo sacrificato la nostra vita per la scuola e non avremmo mai immaginato oggi di ritrovarci in questa situazione: sospesi dalle cooperative con l’art.34 senza ammortizzatori sociali, senza il nostro lavoro, senza più il diritto di status economico, molti di noi monoreddito, molti di noi donne, alcuni ad un passo dalla pensione. In questo momento storico é molto importante ripensare alla SCUOLA a 360°, ma prima di tutto dobbiamo parlare della sicurezza della nostra scuola sia di infrastrutture che sorveglianza e sanificazione quotidiana.

Sentiamo, tutti i giorni, sia in televisione che sui social parlare di una nuova visione di SCUOLA ed é proprio questo il momento, non c’è più  tempo di aspettare, non é più tempo di tagli sulla scuola, dove ogni giorno portiamo i nostri figli, i quali saranno il nostro futuro. Ecco è proprio a loro che lo stato deve dare un segnale positivo, é proprio a loro che lo stato dovrebbe offrire un paese diverso, di poter essere fieri dei luoghi della loro crescita.

Ora è il momento di voltare pagina, il covid19 purtroppo o per fortuna ha fatto emergere molte criticità della scuola italiana, ora è il momento di investire seriamente nella scuola partendo dall’edilizia scolastica come viene spesso detto, siamo d’accordo, siamo stanchi di farci crollare i tetti delle scuole sulla testa, di vedere bagni in condizioni disastrose e di vecchia costruzione, muri con intonaco che viene giù, classi piccole per ospitare 20/25 ragazzi, palestre fatiscenti. Altro punto molto importante ed anche fondamentale e la pulizia e sorveglianza nelle scuole. Non possiamo più pensare ad una scuola come lo era prima, dove siamo stati presenti a drammi che vorremmo che non accadessero pensando di portare i nostri figli in una struttura protetta e sicura ma alla fine non lo è. Era il nostro lavoro, ci siamo state tanto tempo, abbiamo visto con i nostri occhi come funzionava anzi come non funzionava. Molto spesso accadeva che il collaboratore scolastico era assente per 104 o permesso e non veniva sostituito a meno che non ci fosse un certificato medico di olte 5 giorni a quel punto arrivava la sostituzione.

In quei giorni che il collaboratore era solo per tutto il plesso quale servizio poteva offrire nell’istituto? Nessuno. Noi pensiamo che questa sia una grande e grave mancanza dello stato. Quale pulizia e sorveglianza quotidiana poteva offrire il collaboratore scolastico da solo? Nessuna. Quale sicurezza avevano i nostri figli? Nessuna.

Negli anni a seguire andremo incontro a nuovi virus quindi più che mai la sanificazione quotidiana dei plessi é fondamentale. Una coperta troppo corta, siamo stati anche troppo fortunati fino ad oggi, domani dobbiamo assolutamente prenderci le nostre responsabilità come paese STATO e pensare di investire assolutamente in questo settore. Si deve aumentare i posti accantonati, e non farli sparire da dicembre all’uscita del bando circa 300 posti mancano nel conteggio iniziale in tutta Italia, che fine hanno fatto? Noi 4000 esclusi eravamo e siamo una risorsa, già formata, fondamentale per la scuola soprattutto a settembre quando tutto deve ripartire.

Chiediamo per tutto questo l’anticipazione del bando dei 5 anni, gli esclusi da questo secondo bando chiediamo diritto di graduatoria a scorrimento, un LAVORO dignitoso anche perchè ci  saranno molti pensionamenti negli anni a venire.  Se siamo riusciti a trovare soluzione per i part time internalizzati con i fondi pon, potete e dovete trovare soluzioni anche per noi, con nuovi investimenti per la scuola e per un futuro migliore  per tutti NESSUNO ESCLUSO.

Irene Belli