“VCS non è un software rigido – spiega Sebastiani, 46 anni, trentino, informatico e progettista del software – L’azienda o la società possono di volta in volta costruire, in completa autonomia e senza ricorrere al supporto di tecnici informatici, nuovi analizzatori automatici per nuovi questionari. Il software, infatti, ‘impara’ automaticamente sulla base degli esempi forniti dal personale e apprende dai propri errori ogni qualvolta gli vengono segnalati. La piattaforma può essere considerata un equivalente non invasivo del call center: il sondaggio telefonico viene così sostituito dal questionario via web che il cliente può compilare in ogni momento. L’interpretazione delle risposte non è più vincolata alla presenza dei coder (gli addetti che manualmente valutano ogni singolo parere) ma vagliata in automatico al ritmo di 240 risposte al secondo e senza vincoli di lingua”.Fabrizio Sebastiani e il suo VCS, realizzato in collaborazione con Archimede Informatica Scarl di Pisa, hanno ricevuto nei giorni scorsi il massimo riconoscimento al Premio Vespucci 2006 (promosso dal Consiglio regionale della Toscana, Confindustria toscana e altre istituzioni pubbliche e private) nella sezione “Innovazioni di successo nel marketing”.
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