L’importanza dei “Dipartimenti disciplinari”

I Dipartimenti disciplinari, infatti, sono assemblee deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.

Quando si parla di comunicazione difficile all’interno della scuola, quando si accusano i docenti di costitutire monadi isolate, senza raccordo con i colleghi, si dimentica spesso che proprio all’interno dei dipartimenti si possono trovare le premesse per un lavoro più sereno e coordinato durante l’anno.

Vediamo dunque un po’ come funzionano o dovrebbero funzionare.

I lavori vengono coordinati da un docente nominato dal Dirigente scolastico, previa autocandidatura  proposte dal dipartimento stesso e dello stesso DS, tenendo conto  del possesso di esperienze e competenze volte a organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica. Il dipartimento disciplinare è composto da tutti i docenti delle discipline d’ambito e dai docenti di sostegno, secondo aggregazioni funzionali.

Tante, nemmeno immaginate da parecchi docenti, sono le competenze dei Dipartimenti, tra cui alcune importantissime:

-la definizione degli obiettivi, l’articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione;

-la costruzione di un archivio di verifiche;

-la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici;

-la scelta delle modalità di verifica e la creazionedi verifiche comuni;

-il confronto aperto e condiviso delle diverse proposte didattiche dei docenti riguardo alla didattica della disciplina;

-il lavoro di ricerca e autoaggiornamento nell’ottica di proposte di innovazione;

-la promozione e la condivisione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale

-la promozione, la sperimentazione di metodologie didattiche plurime, adeguate alle diverse situazioni.

 

Il funzionamento dei dipartimenti disciplinari è così regolato:

 

1) Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 27 del C.C.N.L. vigente, non superando di norma 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del collegio docenti;

2) ciascun incontro si svolge con le seguenti modalità:

–  discussione, moderata dal coordinatore, che assegna la parola sulla base dell’ordine di prenotazione;

–  delibera sulle proposte.

Le delibere vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti; non possono naturalmente essere in contrasto con il P.O.F. e con il P.E.I., pena la loro validità; una volta approvate divengono parte delle delibere del collegio docenti;  le delibere così assunte non possono essere modificate né rimesse in discussione, fino a che non si presentino elementi di novità che richiedano nuova discussione, nuova elaborazione e procedura deliberante.

Ricordiamo che le riunioni dipartimentali non sono facoltative, nma che ciascun docente ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L.vigente) di partecipare alle riunioni di dipartimento; in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare l’assenza per iscritto al dirigente; ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti da discutere.

Le funzioni del coordinatore sono molteplici. Egli collabora con la dirigenza, il personale e i colleghi; fissa l’ordine del giorno, raccolte e analizzate le necessità didattiche, sulla scorta delle indicazioni del comitato didattico e delle richieste presentate da singoli docenti; su delega del dirigente scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del dipartimento;  è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento; verifica eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento. Quando il dialogo, il confronto e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al dirigente scolastico.

Per quanto riguarda la convocazione delle riunioni esse  sono convocate dalla dirigenza. Il coordinatore, su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento, può richiedere la convocazione del dipartimento.

Infine il punto più (o meno?!) importante: il coordinatore di dipartimento riceverà una (misera)  retribuzione dalle risorse del Fondo di Istituto, stabilito annualmente in sede di contrattazione d’istituto.

Vuoi approfondire l’argomento?
RICHIEDI IL DOSSIER DI SCUOLAINSIEME N. 3
“DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E CURRICOLO VERTICALE”

 

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Silvana La Porta

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