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La “Buona Scuola” parla globale?

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Nell’ambito del progetto “Parlez-vous global?”, le ong CISV, ACRA-CCS, COOPI, COSPE – da anni impegnate nell’Educazione alla Cittadinanza Mondiale– partecipano alla consultazione pubblica sul progetto di riforma della scuola attraverso il documento “La Buona Scuola parla globale?”, in cui sottolineano l’importanza di raccogliere le sfide della complessità all’interno dell’educazione formale.

Le trasformazioni in atto nella nostra società fanno emergere nuovi bisogni formativi di “cittadinanza attiva globale”:

– la partecipazione alla vita democratica e la promozione della pace richiedono a ogni cittadino un alto grado di capacità di informazione, confronto e giudizio, nonché di iniziativa per essere protagonista in azioni individuali e collettive di cambiamento;

– le nuove tecnologie dell’informazione e il loro impetuoso sviluppo esigono dai giovani e dagli adulti, oltre che disponibilità all’adattamento, anche conoscenza critica degli scopi e delle conseguenze e capacità di controllo sugli stessi;

– il contatto fra popoli, culture e religioni diverse, a seguito della mondializzazione dell’economia e della informazione, richiede a singoli e gruppi sociali un radicamento più profondo e critico nella propria identità culturale e, al tempo stesso, apertura a comprendere e ad apprezzare forme di alterità;

– la salvaguardia della natura e delle risorse del pianeta, per la vita individuale e sociale e per le future  generazioni, comporta lo sviluppo di una conoscenza approfondita delle controverse questioni ambientali, nonché la capacità di condurre azioni conseguenti, prendendo decisioni individuali e collettive, assumendo responsabilità e rischi.

La buona scuola deve prendersi carico di questi nuovi bisogni e attrezzarsi per educare alla cittadinanza mondiale.