La rivoluzione dello spazio didattico

I nuovi spazi di apprendimento sono la nuova frontiera scolastica. Diventati terreno fertile per un innovativo metodo didattico, gli ambienti aperti e coinvolgenti per i lavori di gruppo hanno dato vita a una maggiore condivisione sia tra gli stessi alunni che tra alunni e insegnanti.
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, già dal 2007, mira quindi al cambiamento degli ambienti scolastici. Ma in che modo?
Dal 2007 ad oggi, ad esempio, sono state inserite nel contesto delle scuole le lavagne interattive multimediali, ovvero le Lim. Questo è stato il primo passo per la realizzazione delle Classi 2.0 che, a loro volta, muteranno in Scuole 2.0.

Il vero e proprio progresso dell’ambiente e dell’apprendimento è dovuto alla diffusione capillare degli strumenti digitali, interattivi e multimediali tra le quattro mura di una classe e di un intero istituto. Infatti, grazie non solo all’utilizzo di un supporto didattico-tecnologico come la Lim, ma anche all’uso del tablet, lo spazio di apprendimento nella didattica di tutti i giorni si amplia notevolmente.
Non a caso, si parla anche di “Scuola Senza Zaino” ovvero spazi virtuali, laboratori innovativi e l’opportunità di portare il proprio tablet tra i banchi di scuola.
In questo scenario che prevede la rivoluzione dello spazio formativo, la casa editrice Armando Curcio Editore propone una Scuola digitale ricca di contenuti didattici (presenti sulla piattaforma online http://www.scuoladigitalecurcio.it/) e App offline scaricabili sul tablet (http://www.bookexperience.it/index.php?option=com_content&view=article&id=103&Itemid=589).
Questo device completo migliora la qualità dell’apprendimento dello studente percorrendo tutte le fasce di scolarizzazione, dalla scuola dell’infanzia, elementare e media, coinvolgendo anche la sfera emozionale, affettiva, corporea e relazionale.
Per questo, il tablet con le App dell’Armando Curcio Editore, è un prodotto che racchiude in sé i seguenti elementi: 
l’innovazione educativa, la multimedialità, la multidisciplinarietà, l’interattività, la fruibilità e le competenze chiavi… stimolando la curiosità, la voglia di scoprire, sviluppando la capacità selettiva e fissando le competenze logiche.

Il filo rosso che lega lo strumento digitale nelle aule (il tablet) e la rivoluzione dell’ambiente, è perciò la didattica del “sapere e del saper fare”. Ciò vuol dire che l’aula diventa sia uno spazio senza confini sia un ambiente caratterizzato dalla versatilità del digitale. Facendo un esempio, è come se le lezioni si svolgessero in aule più grandi attraverso l’interattività con più classi.
Dar vita a luoghi innovativi e ad attività didattiche curricolari quotidiane, che fino a ieri erano invece destinate solo a momenti ricreativi ed extra-scolastici, è la nuova finestra sul mondo scolastico.

 

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Redazione

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