Se proprio devo rispondere alla domanda posta nell’articolo “Cos’hanno in comune un viaggio in moto e una scuola senza voti?“, allora senza esitazione dico: il pericolo. Il viaggio in moto, cioè su un mezzo a due ruote e quindi in equilibrio instabile, può comportare il pericolo di cadute con conseguenze spiacevoli; la scuola senza voti può comportare il pericolo di ignoranza.
Ma a prescindere dalla mia – del tutto personale – opinione, va ricordato che è la legislazione scolastica che richiede agli insegnanti di valutare i propri allievi. Credo che molti docenti ne farebbero a meno, vuoi per evitare la fatica di elaborare sistemi di valutazione con tutte le falle che questi possono avere, vuoi per evitare di commettere ingiustizie provocate
da sovra – o sottoestimazioni.
Ma finché il sistema rimane questo…
Daniele Orla
ChatGPT-4o, appena lanciato, è un avanzato modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, utilizzato per…
Captare i segnali di disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è cruciale per i docenti, poiché permette…
Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 ha destinato 450 milioni di euro a favore…
Concorso straordinario ter, è stato pubblicato l'11 dicembre il bando del primo concorso scuola 2023 e…
"Abbiamo una drammatica carenza di manodopera specializzata, un mondo dell'impresa che richiede sempre di più…
La vicenda della scuola secondaria di primo grado di Treviso che ha “esonerato” due alunni…