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L’Apprendimento Digitale Emotivo

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Noi delle Équipe Formative Territoriali (EFT), che dal mese di ottobre operiamo in tutte le regioni italiane perchè il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) possa attuarsi in maniera capillare, noi che crediamo fermamente che l’innovazione metodologica e digitale possa cambiare la scuola italiana e renderla una “Buona Scuola”, noi che come docenti innovativi abbiamo vissuto le difficoltà logistiche dei nostri ambienti di lavoro e abbiamo avvertito sul petto e sulla faccia la restistenza che si prova nell’andare controvento, noi 120, non avremmo voluto che la “Rivoluzione Digitale” si attuasse nei termini in cui oggi la stiamo vivendo.

L’emergenza sanitaria, il timore più o meno latente che il contagio sia dietro l’angolo, la forzata immobilità a cui il dinamismo delle nostre vite quotidiane ci aveva disabituati, hanno sconvolto tutti e ci hanno dato inattesa coscienza di quanto davvero piccolo sia il nostro pianeta che il web abbraccia in un attimo e ora anche un minuscolo virus è in grado di stringere in una morsa.

E allora ecco che è di intelligenza e competenze, di studio e di ricerca che ci armiamo per contrastarlo, è grazie alle comunicazioni in tempo reale che ci informiamo e ci sentimo uniti e, nel campo dell’insegnamento, è nelle metodologie e nelle tecnologie digitali che individuiamo gli unici strumenti per continuare a svolgere la funzione di educatori e mediatori del sapere che, più che mai in situazioni tanto complesse, siamo chiamati ad espletare.

Noi 120 non avremmo voluto che la rivoluzione digitale nella scuola avvenisse con il senso d’urgenza con cui si stà attuando ma, come sempre accade quando un evento inaspettato ci piomba addosso e di quel momento ricordiamo ogni dettaglio, forse tutte le conoscenze e le competenze digitali che stiamo mettendo in campo andranno nella nostra memoria a lungo termine e diventeranno il vero tesoro della scuola italiana.

Daniela Averna