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Latte nelle scuole: mangiare bene, crescere bene ecco perché è importante bere il latte al mattino

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“Latte nelle scuole” è il programma di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinato agli allievi delle scuole primarie, finanziato dall’Unione europea e realizzato annualmente dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per insegnar loro ad inserire nell’alimentazione quotidiana questi prodotti, a cominciare dalla prima colazione, conservandone poi l’abitudine per tutta la vita. 

Come sappiamo, la prima colazione è un pasto importante della giornata, poiché provvede a fornire tutte le energie pronte all’uso dopo le ore di digiuno notturne; saltarla, o farla in maniera inadeguata, significa affrontare la mattinata in riserva e in carenza energetica. La colazione da sola dovrebbe assicurare il 15 – 20% dell’apporto calorico giornaliero, fornendo energia non solo al corpo, ma anche al nostro cervello, con un effetto positivo sulla concentrazione e sulla memoria.

Come riportato in un documento di consenso (Marangoni et al., 2009) e, più recentemente, nelle Linee Guida per una Sana Alimentazione (Crea, 2018), un modello di prima colazione “ideale” deve prevedere non solo carboidrati, ma anche proteine e grassi. La presenza di prodotti lattiero caseari ha, quindi, il vantaggio di fornire, oltre al calcio, anche proteine e lipidi, che contribuiranno ad un effetto saziante. Ecco, quindi, che l’assunzione contemporanea di latte, cereali e frutta durante la prima colazione dovrebbe essere privilegiata.

Ed è proprio una colazione nutriente, ma a basso carico glicemico, quella che assicura le migliori performance cognitive e le migliori azioni preventive nei confronti delle malattie metaboliche.

Non dimentichiamoci che il latte e i suoi derivati sono una fonte privilegiata di calcio, in una forma particolarmente facile da assorbire e da utilizzare. Nel latte, infatti, grazie alla presenza di fosforo, magnesio, manganese, zinco, ma anche di proteine, si verificano le condizioni ottimali per l’assorbimento di questo minerale, che quindi nel latte ha un’elevata biodisponibilità.

Il calcio è un elemento necessario all’organismo durante tutte le diverse fasi della vita, ossia un minerale essenziale, che deve essere assunto giornalmente con gli alimenti. Tra i suoi compiti menzioniamo quelli della formazione e del mantenimento delle ossa e dei denti e quelli di regolare e consentire certi processi quali la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione dei muscoli, la coagulazione del sangue ecc.

A titolo di esempio, 100 g di latte contengono 120 mg di calcio, quindi una tazza di latte di 250 ml conterrà 300 mg di calcio pari a circa il 30% del fabbisogno raccomandato per un adulto. Proprio per questo motivo le Linee Guida per una Sana Alimentazione e le raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ne promuovono il consumo.

Per info sulla campagna: www.lattenellescuole.it oppure [email protected]

I CONTENUTI DELL’ARTICOLO SOPRA RIPORTATI SONO DI CARATTERE PUBBLICITARIO