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Letizia Tortello alla Tecnica della Scuola: “I totalitarismi sono virus. Il miglior vaccino? Sorvegliare la libertà, anche nelle parole”

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Oggi è la giornata della libertà, istituita dalla legge 61/2005 in ricordo della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989. Per l’occasione si è svolto oggi il secondo appuntamento dell’anno di educazione civica che La Tecnica della Scuola dedica agli istituti scolastici (classi dalla terza media al quinto anno delle superiori): Giornata della libertà, una riflessione con gli studenti, tra democrazia e totalitarismi. Ad aprire l’evento il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Nostra ospite, insieme all’editorialista di Repubblica Ezio Mauro, la giornalista della redazione Esteri della Stampa Letizia Tortello, autrice di Goodbye Merkel, perché per sedici anni ha comandato lei, Edizioni del Capricorno, 2021.

Ecco cosa ha spiegato ai nostri microfoni: “Il totalitarismo è un pericolo sempre attuale, può essere definito come un virus che entra nei corpi sociali, in insiemi di cittadini in cui spariscono le differenze, le libertà, in cui i cittadini diventano una massa indistinta che deve obbedire al potere centrale”.

Qualunque democrazia, anche oggi, si può ammalare di totalitarismo? Ecco la risposta della Tortello: “Il virus ha dei vaccini molto importanti come la separazione dei poteri. La democrazia è un sistema imperfetto ma il migliore per garantire le libertà. Ci sono però dei rischi. Ci sono però delle sfumature. Il miglior vaccino è quello della sorveglianza, nelle piccole e nelle grandi cose. Sorvegliare le libertà, di espressione e di stampa, ad esempio”.

“Nei totalitarismi c’è una ristretta cerchia che non decide democraticamente, che usa la repressione. Come se nelle scuole decidesse tutto il preside e nessuno può dire la propria opinione, può scegliere per sé. Gli stati totalitari sono spesso mascherati da democrazie totalitarie, dove c’è la parvenza di democrazia”.

Perché a volte c’è difficoltà nell’applicare la democrazia?: “Tutti in democrazia devono partecipare al processo decisionale. Ma una libera discussione è difficile. Chi non è in maggioranza deve accettare di aver perso. Basta pensare a ciò che è avvenuto il 6 gennaio 2021 con l’assalto al Congresso da parte di chi non ha accettato l’esito del voto, la cosa più democratica che c’è, negli USA”.

La storia di Angela Merkel

“Angela Merkel ha conosciuto le privazioni conseguenti a quel Muro, in un regime che privava la libertà, nella Germania Est. Ha sempre sognato di poter andare dall’altra parte. Ha sempre promesso alla mamma, insegnante di latino e inglese, di andare a mangiare ostriche nell’Ovest”.

“Gli insegnanti venivano a casa per sapere dove e come vivevano gli alunni. La stessa Merkel ha raccontato che la vita aveva un che di dolce, lo stato totalitario era diventato un’abitudine. Questo Muro ha creato comunque una distanza, un nemico. Quando cade c’è uno scompenso enorme, cambia il sistema. Lei ha capito che un sistema può fallire e bisogna ricostruirlo, e ciò provoca traumi. Quando l’Europa è stata in crisi Merkel sapeva che l’Europa doveva reggersi sui suoi valori, come la libertà. Se l’Europa fosse fallita sarebbe stata una tragedia”.

I muri di oggi

“Attualmente ci sono muri come in Bulgaria, in Polonia lo stanno costruendo. Perché non se ne parla? Ne parliamo come se non ci fosse altra soluzione per difenderci da un nemico. Al posto di decidere regole comuni si vede chi è diverso con la paura che qualcuno ci tolga qualcosa. Ne parliamo distrattamente. Dove ci sono i muri c’è un fallimento della politica, dei principi che ci tengono insieme. In questi casi c’è un muro mentale, una paura di chi arriva. L’immigrazione deve essere gestita ma è un’opportunità. Importanti sono le parole che usiamo. Perché ricordare il Muro? Perché i muri mentali e fisici racchiudono storie di persone”.

“Cosa deve fare oggi un buon leader democratico? Non è facile saperlo; la democrazia va costruita ogni giorno, può regredire. Secondo me dobbiamo tornare agli antichi, al concetto di humanitas, ossia tutto ciò che non ci rende inumani, barbari, degni di essere umani. Un leader deve scegliere i valori a cui attenersi e deve essere al servizio delle istituzioni. Significa che è più importante il proprio ruolo che la conservazione della propria carica, di sé stessi, del proprio partito. Un leader deve saper negoziare per non arrivare alla costruzione di muri. Deve sapersi dimettere se fa errori e saper cambiare opinione. Deve avere una direzione, anticipare il futuro e guidarlo, sganciare i diritti dalla politica. Deve interpretare la società che cambia. Ad esempio, oggi la società chiede parità di genere. Spesso la società è avanti rispetto al leader”.

“La nostra è una democrazia fallace. Non facciamo parte del 6% della popolazione mondiale in cui c’è una democrazia piena, secondo l’Osservatorio delle democrazie del 2022. I criteri sono la separazione dei poteri, la libertà di voto, la libertà di espressione, il livello di fake news che circola. Credo che la nostra sia una democrazia solida. Ma per essere sviluppata in pieno bisogna lavorare sui diritti. I diritti si conquistano con fatica e in un attimo possono essere cancellati”.

“Dobbiamo declinare bene la parola rappresentanza. C’è un forte astensionismo anche tra i giovani, ma ci sono molte istanze dal basso, basta pensare alle proteste contro il cambiamento climatico partite dai giovani. Tutto ciò va interpretato con un segnale di allarme e anche con uno spunto di riflessione. La politica si sta capillarizzando in ognuno di noi, sulla base di ciò che interessa. La politica si fa davvero, in ogni classe e in ogni strada”.

I nostri ospiti

Oltre al ministro Valditara, ad Ezio Mauro e a Letizia Tortello presenti con noi e con gli studenti i seguenti ospiti:

 L’esperto di diritto Luigi Mariano Guzzo, collaboratore della Tecnica della Scuola.

 L’esperto di didattica, il professore Giovanni Morello, collaboratore della Tecnica della Scuola, per guidare le scuole in vista di un’attività di tipo laboratoriale sul tema della libertà.

Riepiloghiamo tutto il programma

 Giovedì 22 settembre – Le elezioni 2022 spiegate agli studenti, dal sistema elettorale al nuovo Parlamento, focus sugli articoli della Costituzione 48 (diritto di voto), 55, 56, 57, 58, 92;

• Mercoledì 9 novembre – Giornata della libertà, focus sugli articoli della Costituzione da 13 a 28;

• Sabato 3 dicembre – Giornata delle persone con disabilità, focus sugli articoli della Costituzione 2, 3, 32

• Martedì 7 febbraio – Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, focus sugli articoli della Costituzione 2, 3, 9, 15, 28, 30, 33, 34, 38;

• Sabato 22 aprile – Giornata mondiale della Terra, focus sugli articoli della Costituzione 9 e 41;

• Mercoledì 3 maggio – Giornata mondiale della libertà di stampa, focus sull’articolo 21 della Costituzione.

Le date potrebbero cambiare sulla base degli impegni dei formatori via via coinvolti negli appuntamenti e i contenuti variare anche in relazione ai fatti di attualità.