Home I lettori ci scrivono Lettera alla Ministra (in endecasillabi con rima)

Lettera alla Ministra (in endecasillabi con rima)

CONDIVIDI

Un coro di voci s’alza e protesta:
“Al MIUR davvero hanno perso la testa!”
Non stiam simulando, è un’emergenza,
prestate l’orecchio a nostra esigenza!
Dov’è l’esame? Tal prova è scomparsa,
e voi insistete, ma è solo una farsa:
non c’è più la traccia di scritti oramai
e interna dei prof è la commissione….
Se persistete saran solo guai,
è solo apparenza, è un’illusione!

Perché voi date cotale importanza
ad una recita senza sostanza?
Qual è lo scopo di tale scenetta?
L’Istituzion buttare in burletta?
Le nostre energie per rioganizzar
lezioni a settembre devono andar,
dobbiam progettar lezioni modello,
l’esame quest’anno sarebbe un orpello.
Noi prof d’ogni alunno dal primo o dal terzo
le doti, i voti, lo spirto sappiamo,
d’esame, vi dico, e non è uno scherzo,
né noi né loro bisogno sentiamo!

Si perde l’Italia o forse lo Stato
se i nostri studenti in sì sfortunato
e triste frangente HAN CREDITI E BASTA?
Seguendo molti altri paesi europei
la saggia e audace deliberazione
dovremmo seguir con flessibilità,
invece al MIUR siete tutti ingessati
ed incapaci d’elasticità!

E tale scelta non è una vergogna,
nessuno di voi sarà messo alla gogna,
chè in altra passata e mesta emergenza
ancor più luttuosa, ancor più atroce,
costretti fummo da umana violenza
a privar gli studenti della lor voce.
E meglio fareste in tal brutto tempo
a dirottar i compensi d’esame
verso i settori che nel frattempo
la crisi attanaglia fino alla fame.

Nell’incertezza che il COVID ci dà
è inutil bandire i DPCM,
tentar di tirare sempre le somme
con tanti scenari condizionati
con rientri impossibili o ipotizzati:
se prima d’un giorno, se dopo quell’altro,
se esame in presenza oppure tutt’altro;
l’orale “via skype” sarebbe un disastro:
chi è privo di linea, chi è senza strumenti,
chi ha tutto ma manca di fondamenti
dell’uso di aggeggi e diavolerie,
chè tanto son tutte ipocrisie;
che leggon sul “gobbo” previsto è di già,
lasciateci in pace per carità!

Eva Battiloro