Home I lettori ci scrivono Lettera di ringraziamento di una studentessa ai suoi docenti

Lettera di ringraziamento di una studentessa ai suoi docenti

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Cari professori,

Questa sera è molto particolare perché vorremmo rispondere diversamente alla domanda che ci viene posta dai nostri genitori quando torniamo a casa dopo una “monotona” giornata scolastica.

Qual è la risposta corretta alla domanda: “Cosa hai imparato oggi a scuola?”

Per la maggior parte del nostro tempo abbiamo risposto argomentando la lezione del giorno esaurendo anche l’ultima “goccia” di materia grigia presente nel cervello sperando che quello che dicevamo fosse giusto.

Oggi abbiamo capito che non sempre deve esistere una risposta corretta e una sbagliata perché quello che si impara veramente a scuola non è scritto su dei libri materiali, ma su un altro genere di libri che noi intitoliamo “professori”.

Ogni sera mentre preparavamo lo zaino pensavamo che avremmo sentito una semplicissima lezione di storia, di fisica, di italiano e qualche volta è anche capitato che non portassimo i libri per alleggerire il peso sulle nostre spalle e ne abbiamo subito le conseguenze. In realtà questo tentativo di alleggerire il peso del nostro zaino alle otto del mattino risultava sempre vano. Non ci siamo mai saputi dare una risposta sul perché quando suonava la campanella delle due e ci mettevamo lo zaino sulle spalle quest’ultimo risultava esageratamente più pesante.

Oggi abbiamo capito che a scuola non bisogna “sentire” la lezione ma bisogna “ascoltarla”. “Sentire” ed “ascoltare” sono due falsi sinonimi. Saper ascoltare una persona significa fare proprio ciò che viene detto e noi da voi ci siamo presi il mondo.

Abbiamo capito che le giornate di scuola non sono “monotone” ma ognuna di queste è “unica”; abbiamo capito che in realtà le lezioni di storia, di fisica, di italiano non sono altro che lezioni di vita.

Grazie alle lezioni di inglese perché ci hanno insegnato cos’è la lealtà.

Grazie alle lezioni di italiano perché ci hanno insegnato a ritrovare noi stessi e a conoscerci meglio.

Grazie alle lezioni di arte perché ci hanno dato la voglia di lasciare il segno.

Grazie alle lezioni di motoria perché ci hanno insegnato che nessun ostacolo può essere “impossibile” da saltare.

Grazie alle lezioni di religione perché ci hanno fatto capire cos’è la morale.

Grazie alle lezioni di informatica perché ci hanno fatto capire il valore che ha una risata.

Grazie alle lezioni di fisica e matematica perché ci hanno fatto capire cosa sia la determinazione.

Grazie alle lezioni di storia e filosofia perché ci hanno fatto capire cosa sia l’amore.

Grazie alle lezioni di scienze perché ci hanno fatto capire cosa sia la meritocrazia, il senso di fratellanza e l’importanza della caffeina.

Lo zaino è sempre stato più pesante al ritorno da scuola perché inconsciamente ci portavamo a casa tutto questo. Finalmente possiamo dare una risposta diversa alla domanda: “Cosa hai imparato oggi a scuola?”. Oggi ho imparato come diventare un uomo maturo e una donna matura.

La vostra amata e impacciata 5 I

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