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Libro di testo contro Salvini, giudizi politici sui “decreti sicurezza”: Casa Editrice si scusa. Il MIM invita le scuole a non trattare quei contenuti

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Non si placa la polemica riguardante il libro di testo adottato in alcuni istituti superiori in cui si parla, in un testo in inglese, di “una delle peggiori politiche di Salvini” con riferimento ai cd. “decreti sicurezza”.

Non è concepibile pensare di sfruttare l’insegnamento dei ragazzi per imporre orientamenti politici. Conto che venga fatta presto chiarezza” ha scritto ieri Matteo Salvini sui social.

Immediata la risposta del Ministero, che ha fatto sapere, con apposito comunicato, di aver ricevuto le scuse della Casa Editrice, la quale si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online e a ristampare una versione corretta.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito – si legge nel comunicato – è venuto a conoscenza, in data odierna, da organi di stampa che in un libro di testo di inglese “Steps into social studies” edito CLITT,  adottato da alcuni istituti scolastici, gli autori, in uno specifico capitolo, esprimono giudizi politici riferiti ai c.d. “decreti sicurezza”, approvati dal Governo nell’ottobre del 2020, assolutamente non attinenti allo studio di una disciplina didattica“. 

Il MIM ha in proposito avviato un’immediata verifica con il Presidente dell’Associazione Italiana Editori e con la Casa editrice circa l’effettiva presenza dei citati contenuti. “Appurato l’errore, – dice il MIM – la Casa Editrice ha rappresentato le sue scuse al Ministero e all’Associazione editori e si è impegnata a provvedere all’immediato ritiro di tutte le copie disponibili online, assicurando che verrà a breve pubblicata una nuova edizione con una versione corretta“.

Si precisa al riguardo che l’Associazione italiana editori ha un codice di autoregolamentazione del settore editoriale educativo che prevede che l’autore è sempre esclusivo titolare della paternità dell’opera ma che l’editore deve impegnarsi a vagliare la correttezza delle informazioni nonché e avere cura di valutare che le stesse siano improntate al rispetto della pluralità delle idee” continua il comunicato del Ministero.  

Sulla base di quanto sopra, il MIM fa sapere che chiederà ai dirigenti scolastici e, per il loro tramite, ai docenti delle scuole, nelle quali il testo è stato adottato, che si impegnino a non trattare quella parte specifica di contenuti.