L’USB è intervenuto in merito all’incontro svoltosi il 4 febbraio al dipartimento della Funzione Pubblica, per quanto riguarda il tavolo di informativa sul decreto “licenziamento in 48 ore”.
Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego attacca: “Un decreto inutile, che concretamente non implementerà gli strumenti esistenti, già più che adeguati a punire i comportamenti illeciti”. E aggiunge: “Un decreto che niente aveva di urgente, visto che le norme ci sono e i licenziamenti anche”.
“Urgente sarebbe intervenire per migliorare i servizi e le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici – continua Fiorentini – invece il Governo pensa ad alimentare, con provvedimenti propagandistici come questo, la campagna contro i lavoratori come utile cortina fumogena sulle reali cause dello sfascio dei servizi pubblici in questo Paese”.
“Il Ministro Madia, prosegue il dirigente USB, sostiene che in questo modo si è anche voluto tutelare i dipendenti onesti, ma in realtà quello che servirebbe davvero sarebbe una migliore organizzazione del lavoro, infrastrutture adeguate, investimenti, assunzioni, oltre ovviamente ad uno stanziamento adeguato per il rinnovo del contratto”. “In 48 ore – evidenzia Fiorentini – i cittadini di sicuro preferirebbero poter fare una Tac”.
“Per queste ragioni l’USB ha lanciato la campagna #FACCIAMOUN48, che si propone di unire lavoratori pubblici e utenti in un unico fronte che chieda migliori servizi pubblici e migliori condizioni di lavoro”, conclude Fiorentini.
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