Nel Rosatellum per la prima volta si cerca di arginare il voto di scambio utilizzando le schede antifrode. Ogni scheda avrà un tagliando antifrode con un numero univoco, che gli scrutatori segneranno nel momento in cui consegnano la scheda all’elettore. Al momento della riconsegna della scheda gli scrutatori controlleranno che il numero segnato e quello del tagliando sia uguale (impedendo quindi lo scambio con schede pre-votate) e solo allora, prima di inserire la scheda nell’urna, toglieranno il tagliando antifrode, rendendo la scheda così anonima e non tracciabile.
È previsto che un candidato possa presentarsi in un collegio uninominale e in più collegi plurinominali, fino a un massimo di cinque. In caso di elezione in più collegi però scompare la libertà di scelta dell’eletto: se eletto con l’uninominale e con il proporzionale, ‘vincerà’ il seggio uninominale; se eletto in più di un collegio plurinominale, gli sarà assegnato il seggio corrispondente al collegio in cui la lista ha preso una percentuale minore di voti.
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