Chiusura scuole e asili per 3 settimane. Il pediatra Italo Farnetani, docente della Libera Università Ludes di Malta, suggerisce un lockdown lampo che coinvolga anche la popolazione scolastica, da portare in DaD per 3 settimane nell’ottica di contenere la circolazione della variante inglese del virus. Lo spiega all’Adnkronos Salute.
“Ritengo giustificato l’innalzamento delle azioni di prevenzione per limitare la diffusione di Covid-19, soprattutto alla luce del rischio di maggior circolazione della variante inglese, in attesa del vaccino che sarà la soluzione per uscire dalla pandemia. Per questo, pur essendo sempre stato un fautore della promozione del diritto alla scuola, ritengo che purtroppo in questo momento le scuole vadano completamente chiuse. Per 3 settimane creerebbe disagio, ma non danni psicologici permanenti. Il rapporto costo-beneficio sarebbe vantaggioso”.
Un’esigenza dettata dal fatto, secondo il medico, che la variante inglese troverebbe terreno fertile tra la popolazione giovane asintomatica delle scuole, diffondendosi con grande facilità. Una scelta dolorosa, dunque, quella della chiusura delle scuole, ma necessaria, a suo dire. Trovandosi così in accordo con Walter Ricciardi, il consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza e con il virologo Andrea Crisanti.
Una chiusura che secondo il pediatra Farnetani dovrebbe coinvolgere tutti i gradi di scuola, asili inclusi: “Non ci sarebbe motivo di non chiudere le scuole dell’infanzia, a maggior ragione perché i più piccoli hanno una maggior difficoltà a indossare la mascherina, e se non la portano si infettano. In generale, nella fase di entrata e uscita degli alunni ci sono sempre assembramenti, e anche i genitori giustamente aspettano fuori dagli istituti”.
E continua: “Non si rischierebbero danni permanenti. L’identificazione nel gruppo dei coetanei è fondamentale nell’infanzia e nell’adolescenza, ma un’interruzione di qualche settimana della frequenza in aula ci permette di poter arrivare in sicurezza a portare avanti il piano vaccinale. Le scuole sono sempre state una grande fonte di trasmissione degli agenti infettivi. La dimostrazione è che ogni anno la prima grande epidemia di raffreddore avviene 10 giorni dopo il ritorno fra i banchi a settembre anche se il clima è mite”.
Ecco i suggerimenti del pediatra per contenere la variante inglese:
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