Mario Pittoni ministro dell’Istruzione? Si tratta di un’indiscrezione che sembra aver preso corpo nelle ultime ore. La Lega, in base a quanto ricostruito dalle agenzie di stampa e dai quotidiani, sembra aver messo il nome del senatore friulano nella casella della lista dei ministri. Sarebbe lui dunque e non Salvatore Giuliano, dirigente scolastico in quota M5S, a succedere a Valeria Fedeli al dicastero di Viale Trastevere.
Così come già segnalato dalla Tecnica della Scuola nei giorni scorsi, il Miur è stato al centro di un vero e proprio braccio di ferro tra le due forze politiche di maggioranza. Tanti i nomi accostati al Palazzo della Minerva, ma alla fine sembra che, al photofinish, sia Mario Pittoni il personaggio giusto.
Regione di elezione: Friuli-Venezia Giulia
Nato il 28 novembre 1950 a Udine
Residente a Udine
Professione: Giornalista pubblicista
Elezione: 4 marzo 2018
Proclamazione: 16 marzo 2018
Iniziativa legislativa (clicca qui)
Mario Pittoni, che si occupa di scuola da moltissimi anni, conosce benissimo l’ingranaggio tecnico e politico del nostro sistema scolastico. L’esponente leghista ha da diversi anni rapporti con il mondo sindacale della scuola ed ha fatto parte, nella XVI legislatura, della settima Commissione permanente dell’Istruzione e dei beni culturali.
Senatore dal 2008 al 2013, consigliere comunale ad Udine dal 2013 al 2018, Pittoni, 68 anni, è stato nuovamente eletto a Palazzo Madama, per la legislatura in corso.
Giornalista pubblicista dal 1981, si è occupato per alcuni anni dell’ufficio stampa del campione di enduro, Edi Orioli, vincitore di quattro Parigi-Dakar. A tutt’oggi è un collaboratore di Motosprint. Direttore della Bancarella, periodico di annunci economici e per 14 anni fino al 2007 e responsabile a Udine del servizio clienti per alcuni marchi automobilistici.
Così come segnala la Repubblica, Pittoni, nel corso della sua prima esperienza al Senato, si distingue per la sua presenza: il 99,96 per cento di quelle previste, primatista tra i leghisti
Sempre al quotidiano nazionale spiega: “Le moto sono sempre state una passione, ne ho possedute ventinove. A 14 anni sapevo truccare il mio cinquantino con perizia, sono stato collaudatore e pilota. Certo, non sono un corpo estraneo alla scuola. Mio fratello era un docente, tra i primi a portare l’informatica in Friuli, e mia madre ha iniziato a insegnare a sedici anni, nel 1941, in Istria. Si era diplomata in sole tre stagioni. Il mio titolo di studio? Non lo rivelo, il mondo della scuola è pronto a massacrarti per un pezzo di carta”.
fonte Il Sole 24 Ore
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