Home Attualità Mattarella: molta strada per la parità di genere. L’esempio di Fabiola Gianotti

Mattarella: molta strada per la parità di genere. L’esempio di Fabiola Gianotti

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un intervento che andrà in onda su Rai Gulp il 2 giugno, in occasione dei 75 anni della nascita della Repubblica, ha detto: “La parità di diritti è piena ed è sancita dalla Costituzione. Non è invece ancora così per la sua concreta realizzazione”. “Sono necessari altri interventi. Per esempio strumenti, adeguati, per la conciliazione tra lavoro e vita familiare. C’è ancora strada, molta strada, da fare”. “La parità di diritti, tra donne e uomini, nelle leggi italiane, è piena ed è stata raggiunta da molti anni, in base alla Costituzione”.

Rispondendo ad una ragazzina di 11 anni, Elena, che gli chiede se la sua generazione raggiungerà una vera parità delle donne nella vita e nel lavoro, il presidente della Repubblica ha risposto: “Dal 1948 a oggi, sono stati fatti, nel corso degli anni, tanti passi in avanti. Pensiamo all’ingresso, delle donne, nella Magistratura, nelle Forze Armate, nei Corpi di polizia. Ma per raggiungere una effettiva parità, dobbiamo rimuovere quegli ostacoli, che rendono tuttora difficile, alle donne, lavorare, raggiungere le posizioni più importanti, partecipare, in egual misura, alla vita delle istituzioni, e così via. A questo scopo, Elena, sono necessari altri interventi”. 

A tale proposito, Fabiola Gianotti, la scopritrice del bosone di Higgs e  direttrice generale del Cern, il più grande laboratorio del mondo per la fisica delle particelle, oggi ha  assunto un nuovo incarico per volere del governo inglese. Infatti è stata inclusa nel Consiglio consultivo per l’uguaglianza di genere del G7.  Obiettivo: garantire che i governi dei Sette Grandi mettano le donne al centro della loro agenda per il ritorno alla normalità dopo l’emergenza Covid.

Le sue prima parole sono state: “Devo ringraziare i miei genitori. Non mi sono mai sentita dire: questo non è un mestiere da donne. Mi hanno consigliata, ma sempre lasciandomi libera di scegliere”. 

“Sto contribuendo a sviluppare proposte per aumentare la frazione delle donne nella scienza e nella tecnologia, nell’ingegneria e nella matematica, il cosiddetto settore STEM, attualmente è particolarmente bassa, intorno al 20%. Si tratta senz’altro di una iniziativa lodevolissima: il fatto che i Paesi del G7 vogliano intraprendere questo cammino insieme è una garanzia di successo”. “Assistiamo a una evoluzione rapidissima della tecnologia e a un suo crescente impatto nella società moderna. Tutto questo richiede sempre più talenti nelle discipline scientifiche. Quindi, se si vuole aumentare la presenza femminile nel mercato del lavoro bisogna in particolare incoraggiare le ragazze a studiare le materie scientifiche”.