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Maturità 2024: esiti prove Invalsi dopo giugno, obbligatorio svolgerle per essere ammessi. Novità e conferme

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L’Ordinanza ministeriale 55 del 22 marzo 2024, molto attesa dai candidati e dai consigli di classe, definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024, che avrà inizio per le commissioni d’esame il giorno 17 giugno con l’insediamento e per i candidati due giorni dopo, il 19 giugno, con la prova scritta di Italiano. Seguiranno la seconda prova scritta, che ha per oggetto le materie caratterizzanti di ciascun indirizzo di studio, e il colloquio.

Le Prove Invalsi

L’Ordinanza di quest’anno scolastico non presenta novità significative rispetto a quella dell’anno precedente, infatti rimane fermo il vincolo d’ammissione all’esame legato allo svolgimento obbligatorio delle prove Invalsi, test di italiano, matematica e inglese, ma con una novità che non ha mancato di generare numerose polemiche: gli esiti delle prove Invalsi verranno resi noti dopo giugno e, secondo le novità introdotte dal Decreto PNRR (Decreto Legge 19/2024), saranno indicati nel curriculum dello studente, il documento rilasciato con il diploma. All’articolo 14 del Decreto Pnrr infatti si legge: “In una specifica sezione sono indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale di cui all’articolo 19, distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione e la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese”.

I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Il PCTO non è requisito di ammissione agli esami di Stato 2024. Grazie a un emendamento al Decreto Milleproroghe (approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 21 febbraio), non sarà richiesto ai candidati il completamento delle ore dedicate ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ma le esperienze maturate in questo ambito saranno comunque oggetto della prova orale.

Infatti i candidati durante il colloquio dovranno dimostrare di “saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP), mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.

I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento svolti durante il secondo biennio e il quinto anno della secondaria di secondo grado in classe e fuori dalla scuola hanno come obiettivo quello di favorire la conoscenza degli studenti con il mondo del lavoro per fare acquisire conoscenze e competenze utili per il loro futuro e per contribuire a orientarli nelle scelte post diploma.

Il Curriculum dello studente

Il Curriculum dello studente, introdotto dalla Legge 107/2015, disciplinato dal D.LGS 62/2017, formalizzato nel modello ancora in vigore con il D.M. 88/2020, anche quest’anno verrà allegato al diploma di ciascun candidato interno ed esterno per certificarne il percorso formativo con le esperienze realizzate in ambito scolastico ed extrascolastico. E’ un documento che fornisce una visione completa del profilo dello studente, perché riporta al suo interno le informazioni relative al percorso formativo, alle certificazioni conseguite e alle attività extrascolastiche svolte nel corso dei cinque anni della secondaria di secondo grado allo scopo di valorizzare le esperienze e le competenze via via maturate. Il curriculum è suddiviso in tre parti:

– nella prima parte vanno inserite tutte le informazioni relative al percorso formativo, al titolo di studio conseguito e ad eventuali altri titoli posseduti, così come ad altre esperienze svolte in ambito formale

– la seconda parte, invece, è riservata alle certificazioni conseguite dagli studenti in ambiti extrascolastici, come, ad esempio, certificazioni di tipo linguistico, certificazioni di tipo informatico o certificazioni di altro tipo

– la terza parte riguarda tutte le attività svolte in ambito extrascolastico come ad esempio attività sportive, musicali, culturali, artistiche, ma anche di cittadinanza attiva e di volontariato.

C’è una novità, però, quest’anno: le informazioni del curriculum dello studente vengono desunte dall’E-Portfolio orientativo personale delle competenze, introdotto dalle Linee Guida per l’orientamento e al quale si accede tramite la Piattaforma Unica.

La novità riguarda quasi mezzo milione di studenti, circa 7 mila 500 sedi di esame e circa 26 mila classi.

Il curriculum dello studente fornisce indicazioni alle commissioni degli esami di Stato, infatti l’O.M. 55/2024, all’articolo 22 specifica che “nello svolgimento dei colloqui la commissione d’esame tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente”.