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Meno alunni per classe e più fondi per l’inclusione: le proposte di Articolo 26 presentate in un convegno a Roma

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Lunedì 22 Maggio 2023 alle ore 15,30 presso la Sala Matteotti di Palazzo Theodoli a Roma si terrà il convegno “Proposte per una scuola inclusiva” promosso dall’Associazione di genitori Articolo 26.

Con questo convegno Articolo 26 intende presentare pubblicamente il documento già consegnato al MIM,
contenente le criticità rilevate nel testo del DI 182/2020 e nei suoi allegati: prima fra tutti ma purtroppo non unica criticità, il depotenziamento del ruolo della famiglia come componente effettivo del Gruppo Lavoro Operativo (GLO) per quanto concerne la stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e di tutti gli altri compiti affidati a questo gruppo di lavoro.

“Le criticità evidenziate nel documento prodotto da Articolo 26 stanno emergendo in tutta la loro urgenza proprio a
Maggio, il mese in cui le scuole dovrebbero compilare i Pei degli alunni con disabilità, applicando le indicazioni
previste dal decreto e non avendo ancora ricevuto dal MIM i chiarimenti promessi con la Nota Prot. n. 15760
dell’Ottobre 2022 con cui si invitavano le scuole a procedere con la definizione della progettazione educativo-didattica, rinviando al mese di maggio 2023 la predisposizione delle sezioni relative al fabbisogno di risorse professionali”, scrivono in un comunicato.

Quali proposte?

Sono venti le associazioni che hanno sottoscritto il documento di Articolo 26 con la volontà di rafforzare presso il MIM la richiesta di intraprendere velocemente l’iter di modifica richiesto. Ecco alcune delle proposte fatte al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara:

  • Favorire la continuità didattica di tutti i docenti della classe alla quale è iscritto l’alunno con disabilità al fine di garantire quella relazione significativa che sta alla base di ogni processo di apprendimento.
  • Rendere obbligatoria la formazione iniziale dei docenti sulle tematiche dell’inclusione scolastica, in quanto imprescindibile per l’agire pedagogico-didattico della scuola inclusiva.
  • Rendere obbligatoria e, di conseguenza, riconosciuta economicamente, la formazione sulle tematiche dell’inclusione scolastica dei docenti in servizio, in quanto l’alunno con disabilità è parte integrante del gruppo dei pari.
  • Creare fondi (anche con riferimento al PNRR) dedicati esclusivamente all’acquisto e/o alla dotazione di ausili e/o sussidi e/o strumentazione tecnologica a supporto del diritto allo studio degli alunni con disabilità, come specificato nei singoli PEI.
  • Ridurre il numero di alunni per classe e per sezione (scuola Infanzia) al fine di garantire la sicurezza e una didattica di qualità.
  • Prevedere, nel caso di certificazione in corso d’anno scolastico, non successiva al 31 marzo dello stesso anno, la garanzia dell’assegnazione, in tempi stretti, delle ore del docente di sostegno per tutelare il diritto allo studio.