Governatore Cirio 1 – Azzolina 0: è il primo round dello scontro fra regione Piemonte e Ministero dell’Istruzione in merito alla misurazione della febbre.
Il Tar del Piemonte, infatti, ha respinto la richiesta di sospensiva d’urgenza chiesta dal Governo nei confronti dell’ordinanza del presidente Alberto Cirio. Ordinanza che prevede la misurazione della temperatura degli studenti all’ingresso delle scuole e non da parte delle famiglie come previsto dalla legge nazionale.
“Considerato che il provvedimento regionale impugnato integra e non sovverte il contenuto della disciplina statale – scrive il presidente del Tar Vincenzo Salamone e che – il rischio sanitario per la Regione Piemonte, tanto più alla luce del fatto che l’apertura delle scuole avrebbe determinato un logico aumento del rischio di contagi, era comunque tale da giustificare l’adozione dei provvedimenti straordinari del caso”.
Il prossimo match è atteso per il 14 ottobre, quando la causa sarà discussa in camera di consiglio, davanti al collegio di giudici.
Per il momento, quindi, le scuole piemontesi dovranno misurare la temperatura agli studenti, come peraltro prevede l’ordinanza regionale.
Il provvedimento del 9 settembre, ricordiamo, prevede per le scuole l’obbligo di effettuare la rilevazione della temperatura. In particolare:
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