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Misure del PNRR, nel Decreto Aiuti ter le riforme dell’istruzione tecnica e professionale [TESTO IN GAZZETTA]

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Nella GU Serie Generale n. 223 del 23 settembre 2022 è stato pubblicato il cd. Decreto Aiuti ter, il D.L. 23 settembre 2022, n. 144, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Il decreto, entrato in vigore il 24 settembre, alla sezione III contiene mMisure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in materia di istruzione.

In particolare, l’art. 26 riguarda la riforma degli istituti tecnici, l’art. 27 la riforma degli istituti professionali e l’art. 28 istituisce l’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale.

IL TESTO IN GAZZETTA

Riforma degli istituti tecnici

La riforma degli istituti tecnici prevede l’adozione, entro 180 giorni, di uno o più regolamenti volti ad “adeguare costantemente i curricoli degli istituti tecnici alle esigenze in termini di competenze del settore produttivo nazionale, secondo gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, orientandoli anche verso le innovazioni introdotte dal Piano nazionale «Industria 4.0» in un’ottica di piena sostenibilità ambientale”.

Il decreto prevede che gli studenti che hanno completato almeno il primo biennio del percorso di istruzione tecnica acquisiscono una certificazione che attesta le competenze in uscita corrispondente al secondo livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente. Gli studenti che hanno completato anche il secondo biennio del percorso di istruzione tecnica acquisiscono una certificazione che attesta le competenze in uscita corrispondente al terzo livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente.

Riforma degli istituti professionali

Per quanto concerne la riforma dell’istruzione professionale, viene potenziato il legame con il mondo del lavoro e delle professioni: “Il profilo educativo, culturale e professionale si basa su uno stretto raccordo della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e si ispira ai modelli promossi dall’Unione europea, in coerenza con gli obiettivi di innovazione, sostenibilità ambientale e competitività del sistema produttivo in un’ottica di promozione e sviluppo dell’innovazione digitale determinata dalle evoluzioni generate dal Piano nazionale «Industria 4.0» e di personalizzazione dei percorsi contenuta nel Progetto formativo individuale”.

Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale

Infine, viene istituito l’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale “al fine di rafforzare il raccordo permanente con le filiere produttive e professionali di riferimento degli istituti tecnici e professionali, di ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze e di supportare il sistema nazionale della formazione nella progettazione dell’offerta formativa territoriale e nell’acquisizione e nel consolidamento nei curricoli degli istituti tecnici e nei percorsi professionali delle conoscenze tecnologiche previste”.

L’Osservatorio è composto da quindici esperti dell’istruzione tecnica e professionale, e comunque del sistema nazionale di istruzione e formazione, nominati con decreto del Ministro dell’istruzione. I componenti dell’Osservatorio sono individuati anche tra le organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative, compresa una rappresentanza delle regioni, degli enti locali, del sistema camerale, dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (INVALSI) e dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE).

L’incarico ha durata annuale e può essere rinnovato per una sola volta.

L’eventuale partecipazione di personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario non dà diritto ad esonero o semi esonero dall’insegnamento e non deve in ogni caso determinare oneri di sostituzione.