Categorie: Mobilità

Mobilità 2016, il Tribunale ordina il ritorno a casa di una docente siciliana trasferita a Napoli

Proseguono le “sconfitte” in tribunale per il Miur in merito ai tantissimi casi di trasferimenti errati della precedente mobilità professionale.

Questa volta a mettere all’angolo il Ministero, è una sentenza del Tribunale di Napoli, che ha riconosciuto il diritto di una docente siciliana, di Messina, ad essere trasferita per gli ambiti territoriali indicati nella domanda di mobilità e con precedenza rispetto ad altri colleghi aspiranti con un punteggio inferiore.

Infatti, come si legge sul sito della Flc Cgil, l’insegnante era stata trasferita in provincia di Napoli, a differenza di altri colleghi, che, pur avendo un punteggio minore, avevano ottenuto il trasferimento in sedi più vantaggiose, indicate anche dalla ricorrente.

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La sentenza del Tribunale dà ragione alla docente: ”La domanda va accolta e al MIUR va fatto ordine di valutare la domanda di mobilità della ricorrente , negli ambiti territoriali indicati come preferiti nella domanda di mobilità territoriale per l’a.s. 2016/2017 , secondo il punteggio ad essa attribuito e con priorità rispetto a concorrenti della fase D ed a coloro che abbiano conseguito minor punteggio”.

Si tratta dell’ennesimo caso di ricorso vinto da docenti trasferiti illegittimamente in sedi lontane geograficamente.

Come abbiamo visto, il Tar del Lazio ha ordinato al Ministero dell’Istruzione di diffondere “l’algoritmo criminale”, come è stato definito da molti, che ha stabilito le sedi della mobilità 2016/2017, ulteriore conferma che le procedure dello scorso anno hanno generato un caos senza precedenti, a cui il Miur dovrebbe porre rimedio.

 

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Fabrizio De Angelis

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