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Molestie a scuola, educatore sospeso: gli è stato imposto anche il divieto di avvicinamento a quattro ragazze tredicenni

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Il Gip del Tribunale di Trieste ha sospeso dalla attività scolastica un maestro/istruttore educativo di circa 40 anni, imponendo anche il divieto di avvicinamento a quattro ragazze di 13 anni, in seguito a una serie di episodi di molestie verificatisi proprio durante le ore di scuola, nel corso di giochi ed esercizi in palestra, ma anche durante i pasti. . Lo riporta l’Ansa.

L’uomo svolge servizio di sostegno socio/assistenziale in un complesso scolastico di Trieste, per la precisione in una scuola media. Le due misure sono state eseguite il 31 marzo scorso e il 5 aprile si è svolto un interrogatorio di garanzia nel corso del quale l’insegnante indagato ha reso “significative ammissioni”, come riporta una nota della Procura, diffusa per verificare se siano avvenuti anche altri episodi di cui investigatori e inquirenti non siano a conoscenza e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla efficacia di tempestive denunce, specie nel caso di bambini o adolescenti.

Le confidenze delle studentesse alle insegnanti

Come riporta Fanpage.it, due minorenni si sarebbero confidate con delle insegnanti a proposito di comportamenti inadeguati dell’uomo che le mettevano a disagio. Da qui è partita l’attività investigativa.

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Maddalena Chergia e condotte dalla Polizia locale del Comune di Trieste, con impiego del personale sia del Nucleo Antiviolenza, Stalking ed Abusi che del Nucleo di Polizia Giudiziaria, hanno consentito di accertare che alcuni atteggiamenti riguardavano anche altre giovani studentesse.

Sono state quindi acquisite numerose testimonianze di insegnanti, educatori e minori che hanno sostanzialmente confermato le accuse. A sostegno di esse, come riporta il giornale locale Il Piccolo, anche alcune immagini che parlano da sé, che hanno praticamente inchiodato l’educatore, riprendendolo mentre attua comportamenti impropri durante le fasi di gioco. L’uomo più volte avrebbe cercato senza motivo la compagnia di ragazzine. 

Sul caso è intervenuta anche l‘amministrazione comunale di Trieste, di cui l’uomo è un dipendente, sottolineando la collaborazione attiva alle indagini, avviate peraltro con una propria segnalazione. L’Amministrazione ha “già adottato gli opportuni provvedimenti di sospensione”, riporta un comunicato, ed eventualmente in sede processuale, si riserva di costituirsi parte civile.