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Noi, docenti, sopravvissuti agli esami di maturità

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La maturità 2022 è finita! Per me, Presidente di Commissione, per i commissari e per gli studenti a me assegnati è finita l’11 luglio. Eroicamente siamo sopravvissuti.

La gente comune si chiederà: a cosa? Che fatica faranno mai questi professori?”

Bene, siamo sopravvissuti al caldo torrido, umido, soffocante di questi giorni, che abbiamo cercato di contrastare con tristi ventilatori, spesso rumorosi, ingannatori di rinfrescamento, in realtà trasportatori di aria calda e se fissi e non rotanti, responsabili di dolore cervicale, dolori lombari, alle articolazioni e tanto altro, perché la classe insegnante non è più giovanissima, diciamocelo!!

Siamo sopravvissuti alle mascherine, utilizzate per 6/7/8 ore consecutive per proteggerci dalla diffusione del virus, perché se qualcuno di noi si fosse ammalato, sarebbe stato complicato trovare sostituzioni, soprattutto per i Presidenti. In alcune scuole i Presidenti sopravvissuti hanno finito per sostituire quelli caduti sul lavoro e per non far arrivare gli studenti a sostenere il colloquio a fine luglio, sono stati costretti a svolgere esami anche di pomeriggio!!

E allora, a tutti quelli che, non sapendo, non conoscendo, parlano di una scuola che dovrebbe finire a fine giugno, perché negli altri stati europei questo succede, rispondo di entrare in una nostra qualsiasi scuola a metà giugno e soggiornare in una qualsiasi aula per 6/7 ore consecutive senza aria condizionata (un bene questo riconosciuto ad altre categorie di lavoratori, non agli insegnanti!!) e vediamo poi se l’idea cambia!

Rispondo di andare a vedere come gli studenti svolgono le prove scritte, il più delle volte lungo i corridoi… provare per credere se può con il caldo soffocante rimanere la lucidità mentale! E chi ha avuto figli impegnati nell’esame di Stato sa che questa è la verità!

A tutto ciò, che non è poco, aggiungerei anche i compensi: da paura!! Compensi che risalgono alla tabella 1 allegata al decreto ministeriale del 24/5/2007… fermi ormai da ben 15 anni!!!

Io sfido qualsiasi altra categoria a lavorare nelle nostre stesse condizioni!! Non ci viene riconosciuta alcuna dignità professionale, alcuna considerazione. A dimostrazione, la dimenticanza inaccettabile del premier Draghi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi di inserire tra i contratti scaduti e non ancora rinnovati proprio quello del personale della scuola e dell’università.

Per dovizia di informazione, caro premier, il nostro contratto è scaduto dal 2018!!

Al ministro Bianchi suggerisco di farsi una bella e lunga passeggiata nelle scuole, per vedere con i suoi occhi gli ambienti di lavoro e di apprendimento come sono messi e lo invito a investire i fondi a disposizione per interventi intelligenti come assunzioni, aule e stipendi e non “per riaddestrare i docenti al digitale”!!

Ricordo al ministro che il verbo ADDESTRARE è consono per gli animali o per l’ambito militare, non per la professione docente!

Marina Mangianti

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