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Nominare al più presto il medico competente

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Come affrontare la nomina del medico competente? Un primo passo lo ha avviato l’Ufficio scolastico dell’Emilia Romagna con la  nota 8724 del 19 giugno 2020, basandosi sull’articolo 18 del Dlgs 81/2008 che obbliga il dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, qualora i lavoratori risultino esposti a rischio, a nominare il medico competente.

I rischi e la prevenzione

E i rischi ci sono tutti, in un momento in cui il Covid19 ha fatto troppe vittime, tanto che il ministero della Salute, con la nota protocollo 14915 del 29 aprile 2020, ha precisato che, per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus, il medico competente è chiamato ad una «collaborazione attiva ed integrata» per l’organizzazione degli spazi, la formazione e l’informazione, l’igiene e sanificazione degli ambienti, la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori “fragili”.

Da qui la nota del Usr Emilia Romagna che invita le scuole ad attivare, con urgenza, la procedura di nomina.

Il medico competente – si legge sul Sole 24 Ore- collabora con il dirigente scolastico, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori (docenti e Ata), ma anche degli alunni, in modo particolare di quelli più vulnerabili, che potrebbero necessitare di protezioni maggiori, come  ad allievi allergici alle sostanze a base alcolica o alle diluizioni di ipoclorito di sodio, indicate per la pulizia e la disinfezione degli ambienti.

Il dirigente in prima fila

È opportuno, quindi, che, in caso di sussistenza di particolari condizioni di rischio a conoscenza delle famiglie stesse, queste vadano attestate tramite l’invio, in forma riservata, della relativa documentazione sanitaria. Il dirigente scolastico con la collaborazione del medico competente, del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls), procederà all’aggiornamento del Dvr che tenga in debito conto anche le situazioni di “fragilità” degli alunni.