Con due circolari emanate quasi contemporaneamente, il Ministero dell’Istruzione dà avvio ad una serie di iniziative finalizzate alla diffusione delle tecnologie nelle scuole di ogni ordine e grado.
La C.M n. 116 fornisce indicazioni operative per attivare i corsi di formazione per i docenti già previsti dalla maxi-circolare n. 55 del maggio scorso, mentre la circolare n. 114 stanzia la bella somma di 81 milioni di euro (circa 156 miliardi di lire) per l’aggiornamento e il completamente delle attrezzature informatiche delle scuole (che però stanno ancora aspettando l’erogazione dei fondi del 2001, mediamente 13milioni di lire per ogni istituzione scolastica).
Le dimensioni dell’operazione sono davvero consistenti: nell’arco di un anno saranno coinvolti 180mila docenti e 9.000 tutor; i corsi verranno attivati in almeno 3mila sedi scolastiche e richiederanno una spesa di circa 150miliardi di lire (le risorse derivano dalla vendita delle licenze UMTS).
Le attività formative saranno di tre tipi diversi: ci saranno innanzitutto corsi di base rivolti ai docenti con scarse competenze informatiche (azione A), ma sono previste anche iniziative per creare in tutte le scuole veri e propri referenti per l’uso delle risorse tecnologiche e multimediali nella didattica (azione B) e corsi per i responsabili di rete (azione C).
Per gestire la complessa fase di iscrizione dei docenti e di dislocazione dei corsi l’Invalsi ha aperto nel proprio sito WEB un’apposita sezione alla quale si accede mediante una password comunicata alla scuola.
La circolare 114 annuncia una vera e propria rivoluzione: a partire dai prossimi mesi sparirà progressivamente la rete Intranet del Ministero che verrà sostituita da accessi Internet a banda larga: la velocità di connessione aumenterà quindi in modo decisivo mentre diminuiranno le attese nelle operazioni di scambio dati fra scuole e Ministero.
I PC di proprietà del Ministero che ora sono utilizzati dagli uffici di segreteria rimarranno in dotazione alle scuole.
Per poter dare i migliori risultati le iniziative programmate dovranno però accompagnarsi ad interventi strutturali – come per esempio il cablaggio degli uffici e delle scuole – che richiedono anche la collaborazione degli Enti Locali: e questo potrebbe essere un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi che il Ministero si prefigge.
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