Come abbiamo raccontato in un articolo precedente, la curva dei contagi ha fornito un leggero miglioramento.
L’ottimismo dell’Istituto superiore della sanità è stato però subito freddato al numero dei decessi: nell’ultimo giorno sono schizzati ben 580. Le terapie intensive, soprattutto in alcune regioni, cominciano a preoccupare seriamente: la loro possibile saturazione è alla base della decisione del passaggio nelle zone maggiore rischio di altre regioni.
Un motivo che sta facendo crescere le quotazioni di un possibile nuovo lockdown nazionale: tutto dipenderà, confermano fonti del governo, dall’andamento dei contagi e delle richieste di ricoveri negli ospedali che si andranno a determinare da qui alla prossima settimana.
La speranza è che l’obbligo della mascherina anche all’aperto, la chiusura dei locali alle 18, il “coprifuoco” generale dalle 22 alle 5 del mattino e il sistema a “zone” imposto con l’ultimo Dpcm possano avere effetti positivi e far decrescere i casi di positività al Covid.
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