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Oltre 52.000 tra dirigenti, docenti e Ata vanno in pensione: è record

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Il numero, reso noto dal Ministero della Pubblica Istruzione, rappresenta una cifra mai raggiunta e di gran lunga superiore (oltre il 40%) ai 37.000 che lasciarono la scuola lo scorso anno; ancora più clamoroso il raffronto con il 2001, quando furono appena in 15mila ad andarsene. Rispetto agli anni passati l’incremento si deve all’alto numero di domande volontarie, pari ad oltre il 70% dei pensionamenti: solo 3 dipendenti su 10 lasceranno per motivi anagrafici (65 anni gli uomini e 60 le donne). Gli altri hanno voluto andarsene per il timore di essere bloccati fino a 60-65 (a seguito dell’innalzamento della quota minima da 92 a 96) ‘accontentandosi’ dei requisiti minimi previsti dall’attuale legge: 35 anni di contributi e 57 anni di età oppure 39 anni di contributi a prescindere dall’età.
La larga maggioranza delle domande del 2007 (circa l’80%) riguarda il personale docente: l’anno scorso erano in 29.000, quest’anno passeranno la mano in 40.000. La regione dove dal 1° settembre se ne andranno più dipendenti sarà la Campania (con 7.038 pensionati), seguita dalla Lombardia (5.831) e dalla Sicilia (5.372). Tante domande anche nel Lazio (4 .890, di cui quasi 4.000 solo a Roma e provincia) e in Puglia (4 .397). Un numero di pensionati più nella norma, invece, in Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Umbria e Molise (tutte sotto le 1.000 cessazioni dal servizio).