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Organi collegiali, per la riforma serve ampio confronto

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Di fronte alle notizie di una imminente riforma degli organi collegiali della scuola, chiediamo che il Governo non metta mano alla loro riorganizzazione senza un ampio confronto con tutte le componenti della scuola e che non sia penalizzata ma anzi valorizzata la rappresentanza dei genitori italiani nella scuola. Sono essi infatti i primi responsabili dell’educazione dei figli e i primi portatori di interesse nel servizio scolastico pubblico. Senza i genitori nella scuola non può esserci pluralismo, né democrazia nè vera corresponsabilità.

Dove c’ è partecipazione dei genitori nella scuola e il suo “governo” è condiviso da tutte le componenti si produce successo formativo, rispetto e fiducia tra scuole e famiglie, come riportano ampi studi e l’ esperienza diretta di milioni di famiglie e docenti.

Progettare insieme e risolvere i conflitti in modo corretto è la soluzione ad ogni mancanza di rispetto, ogni ingiustizia e violenza nei rapporti tra insegnanti, genitori e alunni.

La scuola è andata aprendosi con fatica negli anni ai genitori e agli studenti. Non si è trattato della conquista di un “potere” ma di corresponsabilità da assumere.

In tante scuole italiane la partecipazione dei genitori è diventata autentica cooperazione; ma ancor oggi spesso i genitori sono temuti, considerati estranei, a malapena tollerati.

Il nostro tempo lancia con urgenza a genitori e docenti una sfida educativa che richiede risposte concrete e una pluralità di conoscenze ma anche una decisa disponibilità al dialogo; mentre la cronaca ci dipinge una realtà di incomunicabilità se non addirittura di scontro tra genitori e docenti.

Oggi più che ieri dunque non si può tornare indietro in riferimento al significato degli organismi scolastici, ma è necessario

  • che si riconoscano e valorizzino i ruoli di co-educatori di genitori, insegnanti e personale scolastico, attraverso la pariteticità tra i rappresentanti di tutto il personale scolastico e la rappresentanza dei genitori (+ studenti nella scuola superiore)
  • che Consigli d’Istituto e Consigli di Classe/Interclasse restino strumenti da sostenere e se possibile potenziare, poiché sono espressione delle diverse componenti la comunità scolastica (docenti, dirigente, genitori, studenti…). È indispensabile la presenza di rappresentanti dei genitori eletti direttamente a livello di classe e d’istituto, perché possano interagire con gli insegnanti e con tutte le componenti scolastiche.
  • che la presidenza del Consiglio d’Istituto da parte di un genitore sia una scelta da confermare, poiché consente una conduzione “ in tandem” (dirigente/genitore) dell’Istituto, quindi più ricca, plurale, aperta, non autoreferenziale.

 

È necessario inoltre che si riconosca a livello pubblico, come in molti paesi europei già accade (Francia, Catalogna, Germania, Gran Bretagna) il ruolo dell’associazionismo dei genitori e degli studenti come luogo di mediazione di interessi e di preparazione alla partecipazione.

È  dovere della scuola (art 9 del DPR 275 – 1999) quello di promuovere la formazione dei rappresentanti dei genitori ad opera delle loro associazioni, e il loro coinvolgimento nei nuclei di autovalutazione di istituto

La presenza di “genitori- ma anche di studenti e insegnanti – sociali” nella scuola, che hanno a cuore il bene complessivo e un orizzonte più ampio dell’interesse personale, è premessa indispensabile per una vera democrazia, che scongiuri ogni forma di regime o di barriera nella società.

Chiara Iannarelli – vicepresidente Articolo 26