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Orientamento, Valditara: “La scuola deve ruotare attorno a voi, studenti. Ascoltate tutti ma poi concentratevi sui vostri sogni”

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La questione dell’orientamento è davvero cara al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Quest’ultimo, sempre nell’ottica del merito e della valorizzazione dei talenti, crede che sia importante mettere al corrente i ragazzi, già dalle scuole medie, di tutte le opportunità che si aprono davanti a loro, senza precluderne nessuna.

Per questo motivo, come ha detto poco fa alla festa in occasione dei 10 anni dalla fondazione del partito Fratelli d’Italia a Piazza del Popolo a Roma, il ministro invierà la prossima settimana una lettera alle famiglie dei ragazzi delle medie per illustrare loro le prospettive occupazionali.

Sempre a proposito di questo tema, Valditara ha scritto una lettera pubblicata su IlSole24Ore, in cui si è rivolto direttamente agli studenti che in questo periodo devono decidere quale scuola superiore frequentare e che percorso di vita intraprendere.

Il legame tra orientamento e merito

“Quello che mi sento di augurarvi sinceramente è che le imminenti iscrizioni ai percorsi scolastici e formativi successivi alla scuola media siano altrettante ‘scelte’ quante sono le vostre personalità, uniche e irripetibili. Detto così può apparire un’affermazione di principio retorica, mi rendo conto, invece siamo al cuore di quella che, a mio giudizio, deve essere anzitutto la vocazione della scuola: incentivare la piena realizzazione della persona, in consonanza con i più alti valori costituzionali”, ha esordito.

Ecco un’ennesima esplicazione della sua concezione del merito: “È questo, in fondo, il grande tema del Merito: la consapevolezza che in ogni studente, in ognuno di voi, risiedono dei talenti particolari, e che compito di un sistema dell’istruzione moderno è anzitutto individuarli, farli emergere e permettere loro di svilupparsi. La scuola davvero contemporanea è quella che riscopre l’arte socratica della maieutica, oltre la scuola della standardizzazione e della gerarchizzazione dei saperi”.

Il ministro ha ribadito che non bisogna fare divisioni nette all’interno delle varie componenti del sistema scolastico, il cui centro sono, a suo avviso, gli studenti: “Dobbiamo smettere di pensare per contrapposizioni dogmatiche e manichee. Ad esempio, la contrapposizione tra un’istruzione di serie A, quella liceale, e un’istruzione di serie B, quella tecnico-professionale. O addirittura la contrapposizione tra un’intelligenza di serie A, quella teorica e speculativa, e un’intelligenza di serie B, quella pratica e tecnica. Si tratta di un obsoleto armamentario concettuale del Novecento, che perde di vista il valore primario, il centro attorno a cui deve ruotare il sistema-scuola: lo studente, voi. O meglio ancora: ciascuno studente, ciascuno di voi”.

“Concentratevi sui vostri sogni”

Ecco cosa conterrà la lettera tanto chiacchierata che sarà inviata la prossima settimana: “Proprio in questi giorni sto inviando a voi e alle vostre famiglie una lettera che riporta gli esiti lavorativi conseguenti ai vari percorsi di studio, le richieste del mondo delle imprese degli specifici territori, le possibilità occupazionali. Si tratta di uno strumento pensato per permettervi decisioni il più informate e consapevoli possibile, nello spirito di quella Grande Alleanza tra istituzioni, famiglie, studenti, docenti, parti sociali, che è a mio giudizio l’unico metodo con cui si può riformare in senso virtuoso il sistema scolastico”.

“Il momento della scelta è personale per definizione, è un momento di altissima libertà individuale ed educativa, riguarda voi e le vostre famiglie. Il compito di un’istituzione amica e non arcigna, un’istituzione vicina alle esigenze dei cittadini, è mettervi nelle condizioni migliori per compiere la scelta. In questo senso, accettate un semplice consiglio da professore, prima che da ministro: ascoltate tutte le osservazioni, i contributi, le valutazioni. Dopodiché, sospendete per un attimo il rumore di fondo, e concentratevi sulla cosa più reale che ci sia: i vostri sogni”, ha concluso Valditara, che crede che i ragazzi, dopo aver fatto tesoro delle informazioni e dei consigli forniti dalla scuola, siano in grado di scegliere la strada giusta per seguire le proprie aspirazioni.