Home Attualità Osservatore Invalsi: cosa fa e come presentare la propria candidatura

Osservatore Invalsi: cosa fa e come presentare la propria candidatura

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Gli Uffici Scolastici Regionali stanno pubblicando in questi giorni le scadenze per candidarsi alla funzione di Osservatori Esterni INVALSI nelle classi campione della Rilevazione nazionale degli apprendimenti (RNA) nell’anno scolastico 2022/2023. Le prove Invalsi inizieranno a marzo e termineranno a maggio 2023.

Al momento tra le scadenze più immediate ci sono quelle dell’USR Basilicata (4 gennaio), Abruzzo (5 gennaio), quella dell’USR Lazio, 8 gennaio, e Marche 9 gennaio, fino al 31 gennaio per quanto riguarda quello della Sardegna; in media la data di scadenza per la presentazione online su webform è del 20 gennaio. Coloro che sono interessati potranno consultare le pagine dedicate dei singoli USR.

Quali sono i requisiti per proporre la propria candidatura?

Ecco chi sono le figure tra le quali saranno selezionati gli osservatori: i docenti con competenze informatiche; quelli somministratori nelle scuole campionate nell’ambito dell’indagine OCSE-PISA, IEA-PIRLS, IEA-TIMSS, IEA ICCS; gli animatori digitali; i docenti che hanno già svolto la funzione di osservatore nelle Rilevazioni degli apprendimenti. Inoltre, sono eleggibili anche i collaboratori del dirigente scolastico, le funzioni strumentali, in particolare quelli incaricati dello svolgimento di funzioni strumentali, con precedenza per quelli incaricati per ambiti di tipo informatico o per lo svolgimento di funzioni attinenti alla valutazione degli apprendimenti. Non vi sono preclusioni rispetto a docenti a tempo determinato o indeterminato. Requisito utile è anche quello di essere coordinatori di dipartimento o gruppo disciplinare. Possono concorrere anche i docenti comandati presso gli USR, articolazioni territoriali USR, INDIRE; i dirigenti scolastici e quelli tecnici.

Cosa fa l’Osservatore esterno

Colui o colei che sarà selezionato dovrà garantire la corretta applicazione del protocollo di somministrazione delle prove e, solo per la scuola primaria, effettuare l’inserimento delle risposte alle prove su apposito modulo online sul sito internet dell’INVALSI. Le prove riguarderanno le classi seconde e quinte della scuola primaria, la classe terza degli istituti secondari di primo grado, per la quale la prova costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione; la classe seconda degli Istituti secondari di secondo grado, la classe quinta degli Istituti secondari di secondo grado, per la quale la prova costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione. Inoltre, per la scuola primaria, classe seconda e quinta, la somministrazione delle prove avverrà in modalità cartacea, per la scuola secondaria di I grado (classe terza) e la secondaria di II grado (classe seconda e quinta) avverrà in modalità CBT (computer based testing).