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Pensionamento personale scolastico. Per la CGIL è ingiustificato anticipare la data al 21 ottobre 2022: tempi troppo stringenti

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Nell’incontro avuto ieri 7 settembre 2022 tra i rappresentanti sindacali e la direzione generale del ministero alla presenza dei dirigenti dell’INPS è stata annunciata la pubblicazione della Circolare Ministeriale concernente, la richiesta di pensionamento del personale scolastico.

Presentazione domanda

La bozza della circolare ripropone in linea di massima gli stessi contenuti delle disposizioni degli altri anni, ma in merito ai tempi – denuncia la Cgil – “questi risultano ancora più stringenti fissando il termine di presentazione delle domande al 21 ottobre 2022, ad eccezione dei dirigenti scolastici per i quali la scadenza sarà, come di consueto, il 28 febbraio”.

Richieste avanzate         

Il Ministero intende “anticipare i termini per le ricadute che un eventuale rinvio avrebbe sull’avvio del prossimo anno scolastico, ma ciò non giustifica il fatto che le persone siano costrette a presentare la domanda, senza possibilità di revoca, addirittura quasi un anno prima. Si tratta infatti di un tempo in cui le condizioni personali, familiari, economiche e di salute, che incidono sulle scelte delle lavoratrici e dei lavoratori, possono completamente cambiare”.

Inoltre è stato richiesto

  • “di fissare la data ultima per le domande al 15 novembre, e di garantire l’apertura delle procedure per almeno cinque settimane, facendo presenti le difficoltà in cui si trova il personale amministrativo delle scuole ancora gravato in questo periodo dalle complesse, e farraginose, operazioni di avvio di anno scolastico.
  • di chiarire le procedure per chi compie 67 anni entro il 31 agosto e, rispetto allo scorso anno, è opportuno introdurre l’indicazione dei requisiti per chi si trova nel cosiddetto sistema contributivo puro e i riferimenti agli istituti del cumulo e della totalizzazione.
  • di dare indicazioni chiare rispetto alla possibilità, confermata dall’Inps in sede di riunione, di accedere alla pensione con il requisito più favorevole, pur avendo erroneamente indicato altra opzione in fase di presentazione della domanda”.