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Perché studiare la lingua francese nel 2021?

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Scegliere di studiare il francese, lingua di cultura dal passato grandioso, potrebbe sembrare oggigiorno poco vantaggioso perché da molti considerata una lingua elitaria se non démodé; eppure resta la seconda lingua più diffusa in Europa, mantenendo un forte peso nei suoi contesti istituzionali, diplomatici ed economici. In Italia continua a essere una lingua molto richiesta per via della sua contiguità geografica, culturale e soprattutto economica.

La Francia è, in effetti, il primo paese investitore in Italia, con circa 2.000 filiali francesi e 250.000 posti di lavoro dislocati lungo tutto lo stivale. La Francia è inoltre il secondo partner economico per l’Italia, sia per le importazioni che per le esportazioni.

Fra i settori economici delle due nazioni “cugine” vi è quindi un elevato grado d’interdipendenza; prevalentemente nel campo agroalimentare, automobilistico, bancario, assicurativo, aerospaziale, elettronico, farmaceutico, dell’ottica, dell’energia, delle telecomunicazioni, dell’arredo, della moda, della cosmesi e del lusso.
Di conseguenza, la conoscenza della lingua francese diventa uno strumento privilegiato in ambito lavorativo in quanto:

  • Lingua richiesta da circa 2.000 aziende francesi sparse sul territorio nazionale italiano; principalmente nel settore della grande distribuzione come Decathlon, Carrefour, Leroy Merlin, Maisons du Monde, Castorama, Leclerc; nel settore bancario e assicurativo come Bnp-Parisbas, Crédit Agricole, Axa, Quixa, La Parisienne, Groupama; nel settore dell’energia come il colosso ENGIE; nella telefonia come Iliad.
  • Lingua essenziale per accedere alle multinazionali francesi che hanno rilevato aziende italiane nel settore agroalimentare: Parmalat, Galbani, Locatelli, Invernizzi, Eridania; nel settore dell’energia: Edison Energia; nel settore delle telecomunicazioni: TIM; nel settore della moda: Gucci, Fendi, Bulgari, Pomellato, Bottega Veneta e Brioni; nel settore automobilistico: SEVEL (Société Européenne de Véhicules Légers), società italo-francese nata dalla collaborazione tra il gruppo PSA Peugeot-Citroën e il gruppo FCA Fiat-Chrysler e “pioniera” della fusione PSA-FCA che ha dato “luce” al nuovo colosso automobilistico STELLANTIS; nel settore dell’ottica: EssilorLuxottica, multinazionale italo-francese nata dalla fusione tra la francese Essilor e l’italiana Luxottica e detentrice dei marchi Ray-Ban, Persol, Vogue, Salmoiraghi & Viganò, nonché licenziataria dei marchi Chanel, Ralph Lauren, Bulgari, Dolce & Gabbana, Prada, Armani, Valentino, Versace; infine, nel settore finanziario: Borsa Italiana (meglio conosciuta come Borsa di Milano) che gestisce il mercato finanziario italiano e che è stata recentemente rilevata dal colosso finanziario Euronext, nato dalla fusione delle Borse di Parigi, Bruxelles e Amsterdam.
  • Lingua privilegiata per lavorare con i più famosi marchi francesi della moda, della cosmesi e del lusso come Chanel, Christian Dior, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent, Jean-Paul Gaultier, Givenchy, Hermès, Cartier, Pierre Cardin, Azzaro, Kenzo, Lacoste, Le Coq Sportif, L’Oréal, Lancôme, Garnier, Guerlain, Vichy, Ives Rocher, Avène, Sephora, Bioderma, Clarins, Clinique, Lierac, Gillette. Marche di case automobiliste, pneumatici e carburanti francesi come Peugeot – Citroën (gruppo Stellantis), Renault – Dacia – Nissan – Mitsubishi (gruppo Renault), Bugatti (fondata dall’italiano Ettore Bugatti), Ligier, Michelin, Total. Marche di cancelleria come il colosso francese Bic (fondato dal torinese Marcel Bich). Celeberrime marche di orologeria svizzero-francese come Rolex, Omega, Cartier, Longines, Tissot, Hublot, Eberhard, Tag Heuer, Breitling, Rado, Patek Philippe, Baume & Mercier.
  • Lingua indispensabile per lavorare con un colosso dell’e-commerce come Amazon che ha la sua principale sede europea nel Lussemburgo (Amazon EU S.a.r.L.), da dove controlla tutte le altre filiali europee, compresa quella italiana di Milano.
  • Lingua fondamentale per lavorare nella Comunità europea che ha per capitale Bruxelles (Belgio) e per sede del Parlamento Strasbourg (Francia); nelle organizzazioni internazionali, dove il francese e l’inglese sono le due lingue ufficiali di lavoro, come ONU, NATO, UNESCO, OCSE, Croce Rossa Internazionale (CRI), Comitato Internazionale Olimpico (CIO).

La conoscenza del francese, seconda lingua più studiata al mondo, è inoltre indispensabile per conseguire il doppio diploma ESABAC (diploma di maturità italiano e baccalauréat francese) presso i licei linguistici italiani; per conseguire la doppia laurea italiana e francese, rilasciata dalle oltre 150 università italiane e francesi che hanno attivato percorsi di studi binazionali, con semestri ed esami svolti all’estero presso l’università partner; per accedere più facilmente ai programmi di mobilità europea ERASMUS promossi dalle università italiane, grazie ai numerosi accordi di scambio con gli atenei francesi e belgi; per accedere alle università francesi, belghe o svizzere tramite ESABAC o, in alternativa, le certificazioni DELF B2 o DALF.

La conoscenza della lingua francese è infine necessaria per studiare, lavorare o viaggiare in tutti i paesi francofoni sparsi fra i cinque continenti che raggruppano, oltre alla Francia, importanti paesi di lingua madre francese come Belgio, Svizzera (francese), Lussemburgo, Principato di Monaco e Canada (francese); paesi emergenti di lingua ufficiale francese come Marocco, Algeria, Tunisia, Senegal, Costa d’Avorio, Camerun, Congo e Madagascar; isole paradisiache francesi come Martinica, Guadalupe, Polinesia francese, Nuova Caledonia e Riunione. Proprio la Francia rappresenta una delle principali destinazioni estere degli italiani grazie ai monumenti e ai musei della sua capitale Parigi, ai giardini di Versailles, ai Castelli della Loira, alle cattedrali gotiche, alla Provenza e Costa Azzurra, all’Alsazia e Strasburgo, alla Normandia e alla Bretagna.

Carlo Giulio Pezzi

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