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“Pestis Muliebris-storie di resilienza femminile”, il corto di una scuola di Trento sulla parità di genere. Da vedere l’8 marzo

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Quanti ostacoli hanno dovuto affrontare nel corso dei secoli le donne per affermarsi professionalmente, soprattutto nel campo della medicina? A chiederselo, sono state le ragazze e i ragazzi di III A della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Bresadola” di Trento, che hanno dato vita al corto “Pestis Muliebris-storie di resilienza femminile”.  

Si tratta di un docu-film di carattere sociale, sottotitolato in inglese, della durata di poco più di 13 minuti, che ha visto impegnata la classe trentina dall’anno scolastico 2021-2022 fino al 2023, su un tema sempre attuale e, oggi, riproposto in occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo.

L’attività di carattere cinematografico è stata promossa dal loro professore di italiano Vittorio Caratozzolo. “Pestis Muliebris” prende il titolo dalla pubblicazione, “The Transactions of the American Medical Association” che nel 1871 protestava contro le aspirazioni femminili in ambito scientifico: “Un’altra malattia – vi si leggeva – sta diventando epidemica: la questione femminile non è altro che una delle forme con cui la pestis muliebris tormenta il mondo”.

Nel cortometraggio sfilano donne che affrontarono oltraggi e umiliazioni durante i loro faticosi e disprezzati percorsi di studi scientifici: da Elizabeth ed Emily Blackwell, a Maria Sklodowska Curie, passando per le scienziate premio Nobel del XX e XXI secolo. Le narratrici, per tutto il corto, vestono panni maschili e solo alla fine svelano la loro identità femminile, come a mostrare, con ironia, la necessità di essere uomini per vedere riconosciuta la propria autorevolezza.

Backstage, il lavoro dietro le quinte

Sofia, Eugenia, Allegra, Margherita, Elisa, Anna, Stella, Nicole, Giada e Samantha sono le alunne che, partendo dal soggetto proposto dal loro docente di italiano hanno ridotto e adattato il testo-base, svolgendo anche ricerche sulla storia del premio Nobel e delle discriminazioni patite dalle donne nell’intraprendere una carriera in campo scientifico-medico. Dalla scrittura della sceneggiatura alla ricerca, dalla recitazione alle riprese, ogni aspetto è stato condiviso dalla classe in un lavoro di squadra.

“Una volta distribuiti i ruoli principali – spiega Caratozzolo – alunne e alunni si sono dedicati alla ricerca di materiali utili per la recitazione, hanno quindi imparato le parti, hanno partecipato alle diverse attività di ripresa, anche dietro la videocamera”. Guidati anche dal professore di arte e fotografo professionista Luca Nicolini, si sono, inoltre, occupati delle inquadrature e dell’ambientazione, mentre alcuni studenti hanno suonato e registrato parte della colonna sonora, coadiuvati dal professore Simone Daves.

Studio, impegno, creatività, passione hanno premiato “Pestis Muliebris” che ha partecipato a 27 Festival in tutto il mondo, ricevendo 12 premi. Motivo di gioia e di orgoglio per i ragazzi e le ragazze dell’istituto, che non sono nuovi alla realizzazione di progetti cinematografici. Sono diversi i cortometraggi promossi da Vittorio Caratozzolo e portati avanti negli anni dalla scuola “Bresadola”, il cui valore è stato riconosciuto da numerose istituzioni, tra cui Papa Francesco, in particolare in riferimento ai corti sull’ecologia e sul 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri (2021), e dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.