“Ho deciso di partire dalla faccia della solidarietà, di una scuola per tutti. Di una scuola più attenta alle parti più deboli della nostra società. Le azioni messe in atto in termini di risorse sono in questa direzione”.
Quanto al gravissimo problema della dispersione scolastica, il ministro ha spiegato che siamo lontani dall’obiettivo del 10%, “anche perché c’è una grande disomogeneità nel Paese, ci sono Regioni in cui la dispersione è molto elevata. Per questo abbiamo individuato cento microaree in cui ci sono azioni speciali per tale obiettivo. Sono stati investiti oltre 100 milioni di euro, anche col ministro dell’Interno”.
La problematica dell’abbandono, oltre all’edilizia scolastica, è una delle priorità del Paese per avere una scuola più sicura, ha aggiunto ancora.
Il ministro Profumo ha inoltre ricordato come nel Paese ci sia una forte domanda, nel mercato del lavoro, di competenze tecniche, “alle quali non siamo in grado di dare risposta. Per questo è stata data importanza all’orientamento, in tutti i gradi di istruzione, anche se in tal senso occorre impegnare più risorse”.
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