Profumo: “Sbloccati 116 milioni per l’edilizia scolastica”

Mentre Cittadinanzattiva, che ha presentato al Senato il X Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici, nell’ambito della campagna nazionale ‘Impararesicuri’, denuncia una edilizia “fuori controllo”, con un decreto interministeriale firmato dai ministri Profumo-Passera-Grilli, sono stati sbloccati “116 milioni” per l’edilizia scolastica. La notizia è stata data dallo stesso ministro Profumo.
Secondo Cittadinanzattiva un quarto delle scuole è in regola con tutte le certificazioni di sicurezza e la manutenzione, mentre nel 45% delle scuole monitorate sono stati richiesti interventi strutturali rappresentati in gran parte sulla facciata esterna dell’edificio e caratterizzati inoltre da crolli di intonaco in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%), muffe, infiltrazioni e umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%). E il 21% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato e quando è stato richiesto un intervento all’ente interessato (nell’87% dei casi), nel 15% non c’è stato alcun seguito o la risposta è arrivata con estremo ritardo.
Nella maggior parte delle scuole non c’è certificazioni che ne attestino la sicurezza, né l’agibilità statica, igienico-sanitaria e di prevenzione incendi. Ne sono dotati, infatti, solo 24 edifici su 100.
Analizzando i risultati dell’indagine, emergono poi varie situazioni di rischio: va segnalato ad esempio che il 59% dei plessi è costruito in zona sismica, oppure a rischio idrogeologico (16%) e industriale (6%). Colpisce poi che nel 31% delle scuole si siano verificati degli episodi di vandalismo, (sia ad opera di soggetti interni (30%) che esterni (70%). Ma ci sono pure banchi traballanti, non adeguati all’altezza degli studenti e addirittura finestre rotte con annessi spifferi. La salute dei ragazzi è più a rischio proprio in classe.
In un’aula su quattro (24%) sono presenti segni di fatiscenza, come umidità muffe, infiltrazioni di acqua oltre che distacchi di intonaco visibili in più di un’aula su 10 (14%). Barriere architettoniche (11%) e pavimenti sconnessi (10%), ostacolano la vita agli studenti con disabilità presenti in numero sempre crescente nelle nostre scuole (in dieci anni il loro numero è aumentato del 56%, ad oggi siamo ad oltre 190mila studenti disabili). E sedere sui banchi di scuola risulta dannoso per la salute: temperature ed aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il 49% di esse è senza tapparelle o persiane e il 57% ha le finestre rotte. E ancora il 10% delle sedie e il 12% dei banchi è rotto e in oltre la metà dei casi gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni.
Un’aula su quattro ha più di 25 alunni e di conseguenza non è adeguata alla normativa antincendio: così il rischio di restare intrappolati in classe in caso di emergenza è altissimo.
La ricerca di Cittadinanzattiva mette in luce anche il problema del sovraffollamento nelle scuole italiane prese a campione. I dati sul sovraffollamento, viene preò precisato, vanno letti insieme ad altri fattori relativi alla sicurezza interna come: le porte con apertura antipanico assenti nel 78% delle scuole monitorate, le scale di sicurezza (assenti nel 21% dei casi, le uscite di emergenza assenti nel 16% e non segnalate nel 15%, la larghezza dei passaggi di almeno 120 cm che non è rispettata nel 18% dei casi, la già citata certificazione antincendio in regola solo nel 24% delle scuole.
Le prove di evacuazione per il rischio sismico sono effettuate almeno due volte l’anno dal 93% delle scuole, il piano di evacuazione è presente nel 98% dei casi, e i cancelli sono tenuti chiusi durante l’orario scolastico nel 64% delle scuole. D’altrocanto “si potrebbe fare qualcosa in più” sul versante della formazione e la segnaletica è in parte carente: un 20% di scuole non presenta ovunque la piantina di evacuazione, il 15% non segnala le uscite di emergenza, il 24% non espone il divieto di fumo.
La scuola che ottiene il miglior punteggio, nella classifica finale di Cittadinanzattiva, che fa riferimento a 111 edifici di 10 regioni è l’Itas Ricci di Macerata, la peggiore è l’Ipia Marconi di Canicattì. Tra le scuole monitorate, 10 ottengono un punteggio buono, 38 discreto, 40 sufficiente, 21 insufficiente, 2 pessimo. Dunque siamo in presenza di oltre una scuola su cinque (23/111, 20,7%) assolutamente inadeguata sotto il profilo della sicurezza, e oltre una scuola su tre (40/111, 36%) rasenta la sufficienza, giudizio per noi non accettabile se parliamo di edifici pubblici.

Pasquale Almirante

Condividi
Pubblicato da
Pasquale Almirante

Articoli recenti

Salvini su Vannacci: “Sue parole fraintese volutamente. Per le disabilità gravi però un solo docente di sostegno non basta”

Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato le parole del generale Roberto Vannacci…

29/04/2024

Bullismo, una madre: “Con un’app sul telefono di mio figlio posso sentire le voci attorno lui e correre subito a scuola”

I casi di bullismo sono frequenti all'interno delle scuole, tanto da terrorizzare, nel vero senso…

29/04/2024

Quando scade 18App? Ecco da cosa è stato sostituito il bonus e le ultime notizie sulla Carta del Docente

Il bonus dedicato ai neo maggiorenni si avvia verso la sua scadenza. Come si legge…

29/04/2024

Fondi PNRR, le scuole non ce la fanno: un sondaggio della Cisl Scuola evidenzia le criticità, ma propone anche qualche soluzione

L’eccezionale quantità di risorse che sono arrivate e continuano ad arrivare nelle scuole per il…

29/04/2024

Un’alunna: “Il benessere della classe dipende dal carattere dei docenti”. Una prof: “Insegnare senza empatia è impossibile”

Si parla spesso di disagio generazionale. Il quotidiano La Repubblica ha intercettato le sensazioni di…

29/04/2024

Le minoranze linguistiche in Italia: una mostra e un podcast, il progetto Voci Nascoste

In Italia esistono lingue antiche tuttora in uso, un ricco patrimonio linguistico ancora vivo e…

29/04/2024