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Prove Invalsi e il passo del gambero

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I risultati delle prove Invalsi che mettono in evidenza le gravi difficoltà degli studenti in Italiano e Matematica soprattutto nelle regioni meridionali, dove il dato è in controtendenza con le regioni settentrionali italiane ci impongono ad una seria riflessione.

Questo andamento denota il “passo di gambero” della scuola italiana nei suoi tre gradi d’istruzione.

La colpa è solo in parte della pandemia, dei due anni di DAD, ma è da attribuirsi all’abbassamento del livello degli studenti. Pon, progetti di varie tipologie, uscite e turismo didattico, valutazioni non in linea con le prestazioni scritta e orale degli alunni, genitori invadenti, sono alcuni degli elementi dello sfacelo della scuola italiana che le prove Invalsi hanno drammaticamente messo in luce e che, a lungo tempo, avrà pesanti ricadute sul tessuto economico e sociale del nostro Paese.

I risultati delle prove Invalsi lanciano un SOS sulle competenze dell’Italiano e della Matematica degli studenti.

Sos grammatica italiana! Le recenti notizie sugli adolescenti quindicenni che non sanno comprendere un testo scritto e riportano errori grossolani negli scritti perché non conoscono le regole grammaticali e le sanno applicare e l’elevato numero di bocciati al concorso per futuri magistrati perché alla prova scritta vi erano evidenti errori di morfologia e sintassi è veramente grave e ci deve imporre ad una seria riflessione. In quanto lo stato di salute dell’istruzione in Italia è pauroso.

Occorre, pertanto, potenziare e rafforzare in tutti i gradi dell’istruzione, specialmente in quella dell’obbligo della primaria e secondaria di I grado, lo studio della grammatica italiana per evitare che gli alunni compiano vistosi errori di ortografia. Bisogna insistere a tutti i costi sullo studio della grammatica, morfologia e sintassi facendo imparare bene le regole della lingua con l’ausilio della teoria da applicare alla pratica, ossia in una consistente batteria di esercizi grammaticali da fornire agli alunni.

Questo deve essere fatto soprattutto alla scuola secondaria di I grado (la scuola media) che è grado di scuola più debole. Chi ha frequentato la scuola di un tempo sa quanto era importante lo studio delle strutture linguistiche dell’italiano e i maestri elementari avevano l’abitudine di far compilare diverse pagine di quaderno sulle regole grammaticali.

Purtroppo è necessario ritornare a quel metodo pedissequo di insegnamento della lingua italiana se si ha la volontà di innalzare le conoscenze, le abilità e poi le competenze linguistiche degli studenti.

Allo stesso modo per la matematica e per lo sviluppo delle competenze logico-matematica con studenti che fanno enorme fatica a risolvere problemi ed esercizi di algebra e di geometria, oppure non ricordano le tabelline.

È necessario fare un passo indietro potenziando lo studio dell’italiano e della matematica dalla primaria alla scuola superiore, in modo che gli studenti possano affrontare l’Università senza troppi ostacoli e alti tassi di abbandono, in quanto gli stessi non hanno obiettivi e mete prefissate per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Mario Bocola

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