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Prove tecniche di “Cittadinanza e Costituzione”

Nel corrente anno scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado dovrebbe essere avviata la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, in attuazione dell’art. 1 della legge n. 169/2008 e secondo quanto indicato nel documento di indirizzo ministeriale del 4 marzo 2009.
Lo conferma la nota ministeriale n. 2509 dell’1 ottobre 2009, che nulla aggiunge rispetto a quanto già individuato per questa nuova disciplina, ad esempio sulle effettive ore di insegnamento nell’ambito dell’area disciplinare di riferimento, ma ha per oggetto un alquanto generico “Iniziative su Cittadinanza e Costituzione – Miur-Parlamento (a.s. 2009/2010)”.

In effetti, la suddetta nota fa riferimento ad un bando dello scorso mese di maggio rivolto alle scuole, con il quale, tramite l’Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica), venivano invitate a presentare “proposte innovative”. Sono pervenuti circa tremila progetti e a 104 di essi (per un totale di 350 scuole coinvolte) sono stati assegnati stanziamenti “utili alla realizzazione e alla documentazione dei percorsi programmati”. 
Lo scopo dell’iniziativa è favorire l’avvio della sperimentazione e “creare un patrimonio di buone pratiche da immettere in un circuito nazionale”, quali modelli trasferibili a sostegno dell’innovazione.
Verranno individuati ulteriori 60 istituti secondari di II grado che avranno l’opportunità di partecipare al programma “Dalle aule parlamentari alle aule scolastiche: lezioni di Costituzione”, realizzato in collaborazione con la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Anche in questo caso la selezione sarà effettuata secondo criteri di distribuzione territoriale e premierà i progetti ritenuti più meritevoli che “intendono approfondire lo studio della Costituzione sia come statuto di cittadinanza e strumento di condivisione dei valori democratici sia riguardo a temi” quali “il funzionamento e il ruolo del Parlamento, il significato della democrazia deliberativa e le esperienze che ne riguardano l’attuazione” (viene citato anche “il patriottismo costituzionale” e questa tematica andrebbe francamente spiegata). 
La nota ministeriale prosegue dicendo che “ciascuna scuola è, comunque, sollecitata a progettare e sperimentare propri percorsi didattici di Cittadinanza e Costituzione”. Insomma, anche le scuole che non godranno degli appositi contributi si industrino per dare spazio alla sperimentazione della nuova disciplina e peggio per loro se non rientrano fra quelle finanziate!
Ma come organizzarsi? Ed ecco che la nota viene in soccorso: “anche avvalendosi di opportunità presenti sul territorio o partecipando ad altri progetti interistituzionali”. E a questo punto vengono segnalate “alcune iniziative di particolare rilevanza” (la maggior parte, per la verità già attuate da tempo), svolte in collaborazione fra il Ministero dell’istruzione e il Parlamento.
Per la scuola di istruzione secondaria di II grado, vengono ricordati i progetti “Un giorno in Senato” e “Giornata di formazione a Montecitorio”, rivolti alle ultime due classi delle superiori. 
Il primo prevede incontri periodici di studio e di formazione per mettere a confronto le conoscenze acquisite dagli alunni nell’ambito dell’attività didattica con il concreto funzionamento dell’Assemblea parlamentare di Palazzo Madama. Le domande di partecipazione delle scuole che intendono prendere parte all’iniziativa devono essere inoltrate, complete della relazione introduttiva del disegno di legge ideato dagli studenti su un tema relativo al sistema istituzionale o all’attualità politico-parlamentare, all’Ufficio scolastico regionale di rispettiva competenza entro il 15 novembre 2009. Maggiori informazioni nel sito www.senatoperiragazzi.it . 
L’iniziativa “Giornata di formazione a Montecitorio” si prefigge di permettere agli studenti di vivere l’esperienza di due giornate alla Camera dei deputati e di verificare concretamente il funzionamento di questo ramo del Parlamento nonché le conoscenze acquisite nel contesto dell’attività didattica a scuola; le classi o i gruppi interclasse che si candidano – entro il 30 novembre la domanda di partecipazione, con allegato il progetto sviluppato in classe, va inviata dal dirigente scolastico all’Usr di competenza – devono aver affrontato studi sul sistema istituzionale o approfondito temi collegati all’attualità politico-parlamentare e sviluppato un apposito lavoro di ricerca.
Per entrambi i progetti, alla fine di un percorso selettivo verranno scelte alcune classi (dieci per "Un giorno in Senato" e trenta per "Giornata di formazione a Montecitorio") che potranno effettuare le visite e gli incontri.
Per le scuole del primo ciclo, invece, sono segnalati i progetti “Vorrei una legge che…” (rivolto alle classi quinte delle scuole primarie, per incentivare il senso civico e di partecipazione democratica dei giovanissimi alunni), “Testimoni dei diritti” (per le classi delle scuole secondarie di primo grado, con particolare riferimento al riconoscimento dei diritti umani, a partire dalla Dichiarazione universale approvata dall’Onu nel 1948) nonché "Parlawiki" (riservato alle classi quinte delle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado). Informazioni sulle iniziative promosse dal Parlamento e dal Ministero dell’istruzione sono contenute negli allegati alla nota n. 2509.
Andrea Toscano

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