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Regione Calabria, la Vicepresidente Princi presenta il progetto pilota per ridurre i divari formativi tra studenti calabresi e il resto d’Italia

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Noi de La Tecnica della Scuola, il 3 aprile, siamo stati presenti alla “cittadella” di Catanzaro, sede istituzionale della Regione Calabria, per la presentazione di un progetto pilota volto a ridurre i divari formativi tra le scuole calabresi e il resto d’Italia. Un’idea creata dalla Vicepresidente della Regione Giusi Princi, assessore all’Istruzione, Alta formazione e pari opportunità, che ha proposto, con un investimento di oltre 5 milioni di euro, il progetto denominato “RECAPP CAL” per favorire un migliore apprendimento dell’italiano e della matematica da parte degli studenti calabresi.

Progetto RECAPP CAL

È stato presentato a Cz, presso la Cittadella Regionale, il progetto sperimentale regionale “RECAPP CAL” – Recupero apprendimenti di base in italiano e in matematica, con il fine di colmare gli squilibri territoriali ed i gap formativi legati alle competenze chiave degli studenti calabresi, implementando un nuovo approccio metodologico didattico e motivazionale per affrontare con successo le prove Invalsi.
Il progetto, finanziato dal Dipartimento Istruzione della Regione Calabria, con 6 milioni di euro, sarà sviluppato in un biennio e verrà assunto, in accordo con l’Invalsi, come prototipo nazionale da replicare in quelle regioni caratterizzate da divari dei livelli apprenditivi degli studenti rispetto allo standard nazionale.

Gli attori principali del progetto

Il progetto, sostenuto dal MIM, vede coinvolti per la prima volta congiuntamente i seguenti Enti: Regione Calabria Dipartimento Istruzione, USR, Sistema universitario calabrese (Unical, Magna Grecia e Mediterranea), Università Bocconi e Invalsi.
Alla conferenza hanno preso parte il Presidente della Regione Roberto Occhiuto. la vice presidente Giusi Princi, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Prof. Giuseppe Valditara, il Presidente dell’Invalsi Dott. Roberto Ricci, il direttore dell’ Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti, i Rettori dei sistemi accademici coinvolti: Prof. Nicola LeoneUnical Cosenza), Prof. Giovanni Cuda (Università Magna Grecia Catanzaro), Prof. Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea Reggio Calabria), Prof. Francesco Billari (Bocconi Milano). Ha moderato l’incontro il giornalista Rai Aldo Innocenti Furina.

In cosa consiste il progetto

Il progetto è finalizzato al recupero, potenziamento, innalzamento delle competenze chiave in Italiano e matematica degli studenti calabresi. Coinvolgerà 70 istituti scolastici individuati sulla base degli esiti delle ultime prove Invalsi ( 20 Città metropolitana di Reggio Calabria, 20 Provincia di Cosenza, 10 in ciascuna delle restanti province Cz, Kr, VV). Si svilupperà negli aa.ss. 2024-2026 e coinvolgerà le classi precedenti a quelle in cui viene svolto il test invalsi, pertanto le classi 1° e 4° della scuola primaria, la classe 2° della scuola secondaria di primo grado e le classi 1° e 4° della scuola secondaria di secondo grado. Durante questi 2 anni, ciascuna delle classi coinvolte svolgerà complessivamente 200 ore di potenziamento delle competenze (100 ore per anno, di cui 50 di italiano e 50 di matematica), contestualmente, i docenti di italiano e matematica saranno formati attraverso appositi corsi erogati dalle università calabresi (a loro volta coinvolte nel progetto). Sarà una formazione personalizzata alle esigenze del gruppo classe e dei docenti di riferimento e accompagnata da azioni di peer tutoring. I risultati apprenditivi degli studenti saranno monitorati attraverso la somministrazione periodica di test ( modello Invalsi) agli studenti interessati. Verrà infatti attivata la piattaforma RECAPP Cal su cui verranno inseriti gli studenti coinvolti nel progetto e le relative classi virtuali.

Il ruolo fondamentale della Bocconi di Milano

Fondamentale, in merito il ruolo svolto dall’Università Bocconi di Milano che si occuperà della elaborazione in itinere dei risultati del progetto al fine di verificare l’efficacia degli interventi e di apportare eventuali rimodulazioni progettuali . La ricaduta finale sarà verificata , a conclusione del biennio, attraverso il confronto dei risultati ricavati da apposito test somministrato al gruppo degli studenti coinvolti nel progetto e ad un gruppo di altrettanti alunni “non trattati “, a cui cioè non è stato assicurato l’intervento formativo previsto dal progetto.