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Registri elettronici: problemi di linea e di server

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Una norma questa dell’utilizzo del registro on line che si è scontrata con la dura realtà dello stato di informatizzazione e digitalizzazione delle scuole italiane, che si trova ben lontano dal potere garantire in tutte le scuole il servizio.
Basti pensare ad alcune scuole che non hanno una linea Adsl e non posseggono nemmeno un sito istituzionale, altre scuole che non sono cablate o lo sono solo parzialmente. Per non parlare della mancanza di aggiornamento, soprattutto per gli insegnanti più anziani, che non riescono ad utilizzare il registro on line e che magari non posseggono nemmeno un collegamento internet nella propria abitazione.
Comunque sia per ora il registro elettronico, nonostante sia previsto da una legge dello Stato, non è obbligatorio, ma transitoriamente facoltativo. Infatti il comma 27 dell’art. 7 della legge n. 135 del 7 agosto 2012 ha previsto entro 60 giorni la predisposizione da parte del Miur di un piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie.
A tutt’oggi di questo piano per la dematerializzazione si sono perse le tracce. Dunque l’obbligatorietà sull’adozione del registro on line, poiché legata proprio a questo piano, resta sospesa a tempo indeterminato.
Tuttavia in diverse scuole il registro elettronico è già pienamente in uso, ma non mancano le difficoltà operative e le critiche da parte degli insegnanti. Ad esempio il cattivo funzionamento dei software di questi registri on line è uno dei motivi di critica degli insegnanti, che dichiarano di perdere molto tempo a causa dei problemi di linea e di server. Infatti, alcuni software di registri elettronici caricati in un server della scuola, pretendono browser aggiornati o non funzionano con tutti i browser. Un altro problema che fa disperare i malcapitati insegnanti è quello della lentezza di acquisizione dei dati da parte del server.
A volte per problemi di linea o anche di server, un docente impiega anche mezz’ora per aggiornare il proprio registro on line. Capita anche che un docente dopo avere inserito tutti i voti e le assenze, perda tutto il lavoro per mancanza di linea o di un collegamento valido. In questi casi il lavoro svolto va perso e tocca rifarlo di nuovo.
Ma chi ripaga i docenti del tempo extra, dedicato a caricare valutazioni, assenze, argomenti svolti e quant’altro nel registro on line?
Anche questo tempo va ad aggiungersi ai maggiori carichi di lavoro che gravano sempre di più sulle spalle dei docenti. Nonostante le numerose lamentele sul cattivo funzionamento dei registri on line e sulla loro utilità, si deve ammettere, per spuntare una lancia a loro favore, che garantiscono una maggiore trasparenza per studenti e famiglie, rispetto ai vecchi registri cartacei. Ormai la strada della digitalizzazione delle scuole è tracciata e, anche se a piccoli passi, si dovrà imparare a convivere con i registri on line, che ben presto sostituiranno definitivamente i cari registri cartacei.

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